Jeffrey Katzenberg e Meg Whitman hanno annunciato la chiusura di Quibi, piattaforma di streaming lanciata con un investimento di 2 miliardi di dollari, di cui attualmente sono rimasti solo 350 milioni. Tra gli investitori c’erano Steven Spielberg, Guillermo del Toro, Antoine Fuqua, Disney, eOne, Fox, ITV, Lionsgate, MGM, NBCUniversal, Sony Pictures, Viacom, e WarnerMedia. Nella startup erano coinvolti anche Goldman Sachs, JPMorgan Chase, Liberty Global, Madrone Capital, e BBC.

Durante una chiamata con gli investitori nella giornata di ieri i due hanno confermato l’intenzione di sospendere il servizio a distanza di sei mesi dal lancio. Il team sta ora valutando la possibilità di vendere i contenuti, considerando che possiede 100 show nel proprio catalogo.
Il fallimento dell’iniziativa causerà a 200 persone la perdita del lavoro.

Katzenberg e Whitman, in una lettera agli investitori, hanno scritto:

Quibi era un’idea grandiosa e non c’era nessuno che volesse ottenere un successo più di noi. Il nostro fallimento non era per la mancanza di tentativi, abbiamo considerato e valutato ogni opzione.

Un comunicato stampa sottolinea:

Quibi è stata fondata per creare la prossima generazione dello storytelling. Abbiamo assemblato un team creativo e tecnico di livello mondiale che ha creato una piattaforma originale alimentata da una tecnologia innovativa e IP, permettendo ai consumatori di vedere contenuti premium in un modo totalmente nuovo. Il mondo è cambiato in modo drammatico da quando Quibi è stato lanciato e il nostro modello di business non è più fattibile. Sono profondamente grato ai nostri dipendenti, investitori, talenti, partner dello studio e inserzionisti per la loro partnership nel portare Quibi su milioni di device mobile.

Whitman ha aggiunto che, pur avendo ancora dei soldi a disposizione, si è deciso di fermare il lavoro, riconsegnare i soldi agli azionisti e salutare i talenti e i colleghi:

Continuiamo a credere che ci sia un mercato attraente per i contenuti premium e di breve durata. Nel corso dei prossimi mesi lavoreremo duramente per trovare degli acquirenti per quelle risorse di valore, con l’obiettivo di sfruttare il loro pieno potenziale.

Nei primi 90 giorni, nel periodo di prova gratuito, l’app di streaming è stata scaricata 5.6 milioni di volte e, secondo alcune rilevazioni, solo l’8% ha deciso di pagare l’abbonamento.

Il comunicato che annuncia la chiusura dichiara:

Anche se il risultato non è stato quello che nessuno di noi voleva, abbiamo ottenuto alcune cose e siamo davvero orgogliosi di ciò che il nostro talentuoso team di Quibi ha costruito con sangue, sudore e lacrime che hanno messo in questo lavoro nel corso degli ultimi due anni. Abbiamo aperto la porta alle menti più creative e piene di immaginazione a Hollywood per innovare dalla fase di script allo schermo e il risultato è stato un contenuto che ha superato le nostre aspettative.

I due CEO hanno sottolineato che non sarà possibile scoprire se un debutto in un periodo diverso dalla pandemia avrebbe potuto salvare il servizio.

La missiva si conclude dichiarando:

Tutto quello che ora è rimasto è offrire una profonda scusa per avervi causato disappunto e, alla fine, per avervi deluso. Non possiamo ringraziarvi abbastanza per essere stati con noi, e per noi, in ogni passo del cammino.

Che ne pensate della chiusura di Quibi? Lasciate un commento!

Fonte: Deadline