Eric Kripke, showrunner di Revolution, e Giancarlo Esposito (nella foto), che nel telefilm interpreta il ruolo di Tom Neville, hanno rilasciato una lunga ed interessante intervista a Seriable, nel corso della quale numerosi aspetti dello show sono stati esaminati.

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Iniziando dalle dichiarazioni di Kripke, ecco da dove proviene l’idea originale dello show:

Stavo sviluppando un’idea a partire dall’immagine di due tizi che combattevano con le spade, nello stile del Signore degli Anelli, ma invece che qualche scenario inglese da medioevo, lo sfondo era uno Starbucks. E onestamente il punto di partenza è stato quello. Ho iniziato a pensare: possiamo trasformare l’America in un regno feudale, dove poter avere avventure ed eroi e villain e amore e lealtà? (…) C’è un’unica grandiosa storia, grande, vasta ed epica e complicata.

Dopo aver accenatto all’incontro di idee con la Bad Robot di J.J. Abrams, al tempo impegnata nello sviluppo di uno show ambientato dopo un grande blackout, ecco che Kripke spiega l’origine del termine Revolution:

La ragione per la quale si chiama Revolution è che presto ci troveremo a incontrare ribelli, e ancora più avanti la resistenza nella quale i nostri personaggi andrebbero ad essere coinvolti, con queste persone che lottano per la libertà contro la dittatura della milizia che tiene il controllo su tutto.

Negli ultimi anni non sono pochi i titoli che, partiti con grandi aspettative, non sono poi tuttavia riusciti ad andare molto lontano. Cosa separa Revolution da questi?

Ciò che differenzia Revolution da tanti altri show di questo genere che hanno fallito prima di noi è che erano troppo interessati al concept di base e a riempire di misteri il loro nuovo giocattolo luccicante. Hanno dimenticato ciò che significa empatizzare con i personaggi, renderli buoni e fargli trovare la loro strada. Le persone mi propongono misteri folli, situazioni da capogiro, ogni volta. La mia risposta è: ottimo, ma come si sentono i personaggi in proposito, e come riveleremo nuovi scenari e dimensioni di come loro sono?

Ben , Rachel e i giovani Charlie e Danny saranno protagonisti di un flashback nella seconda puntata:

Li vedremo proteggere i loro ragazzi una settimana o due dopo il blackout, quando le cose iniziano a farsi pesanti e la violenza inizia a diventare sempre più diffusa.

Il flashback della terza puntata si focalizzerà invece sulle dinamiche tra Miles e l’ex amico, oltrechè capo della Repubblica, Bass Monroe, nei primi giorni del blackout:

La strada per l’inferno, si sa, è lastricata di buone intenzioni, e quindi inizieremo a vedere come loro due volevano salvare il mondo.

Giancarlo Esposito intanto rilascia alcune dichiarazioni sul suo personaggio e sulla sua storia:

Non ha mai realizzato il suo sogno di possedere una compagnia, di essere al top. (…) voleva essere rispettato, avere maggior potere. (…) E se nella vita avessimo un’altra chance, poter fare qualcosa che ci porti più fama, più gloria, più fortuna? Neville ha avuto quest’opportunità durante il blackout e l’ha afferrata, e questa lo ha cambiato.

Fonte: seriable