“Immaginate se Khal Drogo fosse sopravvissuto”, ha detto Momoa. “Non è mai stato padre. Non ho mai avuto modo di soddisfare questo desiderio. Anche in Frontier [serie di Netflix di cui Momoa è protagonista] ho avuto un figlio, ma la mia famiglia mi è stata tolta. In questo show, dal secondo episodio ho 60 anni e due gemelli di 15 anni. Anche se è un guerriero, Baba Voss è un uomo che cerca di tenere unita la sua famiglia. Non ho mai avuto un ruolo da papà. Non ho mai avuto l’opportunità di esplorare queste tematiche prima.”
Per prepararsi a interpretare un guerriero cieco, Momoa si è addestrato con un allenatore di combattimento non vedente. Per svariate ore, indossava una mascherina per dormire come una benda sugli occhi imparando a muoversi ascoltando il suono che rimbalzava sugli oggetti vicini, come un sonar.
“Meno dipendi dai tuoi occhi, più aumenta la sensibilità della tua pelle. Cammini in una stanza e senti un oggetto avvicinarsi a te. Puoi sentire il suono rimbalzare sulle cose. E più ti alleni per questo, prima diventi questo guerriero definitivo, perché i tuoi sensi sono davvero intensificati e non dipendi dai tuoi occhi. Tutte le scene di combattimento sono diverse perché non hai visione. Non sorprende dunque che Momoa consideri questo progetto come “la cosa più difficile che io abbia mai fatto come attore, e ne sono molto orgoglioso”.
La sceneggiatura di See è stata scritta da Steven Knight, coinvolto anche come produttore esecutivo, mentre Francis Lawrence sarà regista e produttore esecutivo.
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Fonte: Winteriscoming
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