Il cliffhanger alla fine del sesto episodio del Signore degli Anelli: gli Anelli del Potere ci ha mostrato la nascita del Monte Fato come lo conosciamo, e cioè un vulcano la cui eruzione ha oscurato i cieli di Mordor rendendolo una landa desolata (accogliente per gli Orchi, che temono il sole). A innescare l’eruzione è stata nientemeno che la spada scoperta da Theo nel primo episodio: una chiave utilizzata per riversare l’acqua nei tunnel scavati dagli Orchi e convogliarla nelle viscere della terra sotto il vulcano, provocando una reazione a catena.

Una sequenza veramente spettacolare, che tuttavia può aver sollevato qualche domanda: nonostante si tratti di una serie fantasy, la reazione non viene causata dalla magia, e quindi ci si chiede quanto verosimile sia tutto questo processo.

In una nuova intervista rilasciata all’Hollywood Reporter, gli showrunner J.D. Payne e Patrick McKay raccontano com’è nata l’idea durante la stesura della sceneggiatura.

vulcano anelli del potere

Spiega McKay:

Un tema gigantesco nell’opera di Tolkien è il rispetto dell’ambiente e il modo in cui le macchine e l’industrializzazione abbiano distrutto la terra. Volevamo che fosse un tema centrale. È un concetto che ritorna spesso nella serie, quindi in fase di sceneggiatura ci siamo detti: e se Mordor una volta fosse stata bella, una zona bucolica come la Svizzera? Cosa potrebbe succedere di così catastrofico da trasformarla? Abbiamo parlato dell’avvelenaento della terra – una scena che vediamo nel primo episodio, con la mucca. Poi scopriamo i tunnel sotterranei, lo zolfo che si diffonde nell’aria. Dovevano essere elementi che conducevano in maniera geologicamente realistica all’innesco della montagna. È un modo per oscurare il cielo. Adar, il nostro villain, vede gli Orchi come la sua gente, ritiene che meritino una casa in cui il sole non li tormenta continuamente. Speriamo che questa svolta sorprenda il pubblico.

Per concepire in maniera realistica il meccanismo d’innesco del vulcano è stato coinvolto Jeffrey Karson, professore della Syracuse University, specializzato in attività vulcanica. L’idea di base è che spesso l’acqua gioca un ruolo cruciale nel provocare eruzioni vulcaniche – soprattutto quando un vulcano è sul fondo del mare. Se un fiume si riversasse in un vulcano come il Monte Fato, mescolandosi con il magma sotterraneo senza che questo abbia una valvola di sfogo per uscire, potrebbe effettivamente esplodere tutto:

Le eruzioni vulcaniche violente avvengono, in gran parte, perché viene coinvolta l’acqua. L’acqua si dissolve nel magma. Il magma emerge nella superficie, l’acqua crea delle bolle che possono trasformarsi in vapore e il vapore e l’acqua si espandono così rapidamente da sparare lontano il magma. Questo si accumula vicino a un’uscita, ed è così che nasce un grande vulcano.

Il professore spiega che questo tipo di reazioni capita spesso alle Hawaii. Ovviamente, nonostante ci sia una spiegazione “scientifica” dell’accaduto, l’intera questione va poi inserita in un contesto fantasy. Innanzitutto, solo delle creature come gli orchi possono essere in grado di scavare lunghi tunnel profondi chilometri sotto terra. Inoltre, l’innesco da parte dell’acqua spiega solo in parte come sia possibile che il Monte Fato continui poi a produrre magma e fumo per centinaia di anni. Per questi aspetti continua a essere necessaria un po’ di sospensione d’incredulità…

Trovate tutte le informazioni su Gli Anelli del Potere nella nostra scheda.

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