Arriva da Cannes l’annuncio ufficiale della partnership tra Sky, HBO e Canal + per la realizzazione della miniserie in otto episodi The Young Pope (la cui esistenza era stata rivelata qualche mese fa). Alla regia il premio Oscar Paolo Sorrentino, mentre il protagonista sarà Jude Law: le riprese inizieranno in estate e proseguiranno fino all’inizio del 2016, l’Italia farà da set principale ma verranno girate scene anche negli USA, Africa e Porto Rico.

Così descrive la serie Sorrentino:

I segni evidenti dell’esistenza di Dio. I segni evidenti dell’assenza di Dio. Come si cerca la fede e come si perde la fede. La grandezza della santità, così grande da ritenerla insopportabile.
Quando si combattono le tentazioni e quando non si può fare altro che cedervi.
Il duello interiore tra le alte responsabilità del capo della chiesa cattolica e le miserie del semplice uomo che il destino (o lo spirito santo) ha voluto come Pontefice.
Infine, come si gestisce e si manipola quotidianamente il potere in uno stato che ha come dogma e come imperativo morale la rinuncia al potere e l’amore disinteressato verso il prossimo.  Di tutto questo parla The Young Pope.

Tutti e otto gli episodi verranno diretti da Paolo Sorrentino e scritti dal regista stesso in collaborazione con Tony Grisoni, Umberto Contarello e Stefano Rulli. Alla produzione Wildside e Haut et Court TV. A produrre a livello esecutivo vi saranno Lorenzo Mieli, Mario Gianini e John Lyons per Wildside, Caroline Benjo, Carole Scotta e Simon Arnal per Haut et Court TV.

Questa la sinossi ufficiale diffusa attraverso il comunicato stampa:

 

The Young Pope racconta l’inizio del pontificato di Pio XIII, al secolo Lenny Belardo (Jude Law) un personaggio complesso e contraddittorio, così conservatore nelle sue scelte da rasentare l’oscurantismo ma allo stesso tempo straordinariamente pieno di attenzione e compassione per i più deboli. Un uomo di potere, che caparbiamente resiste a coloro che corteggiano il Vaticano, senza il timore di perdere consensi. Nelle 8 puntate Belardo si troverà a confrontarsi con l’abbandono degli affetti personali e con la costante paura di essere abbandonato anche dal suo Dio. Un uomo che, tuttavia, non ha paura di farsi carico della millenaria missione di difendere proprio quello stesso Dio e il mondo che esso rappresenta.