La serie Squid Game è diventata il più grande successo tra i progetti originali di Netflix degli ultimi anni, ma gli spettatori hanno condiviso delle critiche negative all’interpretazione dei VIP che entrano in scena nelle ultime puntate dello show. Gli attori coinvolti nella serie non hanno però accettato in modo passivo i commenti apparsi online e The Guardian ha riportato le loro dichiarazioni.

Geoffrey Giuliano, interprete del VIP numero quattro che è l’unico a togliersi la sua maschera, ha ottenuto la parte dopo aver attirato l’attenzione dei produttori in Peninsula, il sequel di Train to Busan, anche se in precedenza ha avuto una lunga carriera come autore di libri. L”attore ha sottolineato che non si sta lamentando per la reazione dei fan:

Sono nello show più hot al mondo. Sto ricevendo le lettere dei fan. Proprio oggi una donna mi ha detto ‘Mandami il tuo autografo’. Quindi l’ho fatto e due ore dopo mi ha inviato una foto mostrandomi che si è fatta fare un autografo ‘Geoffrey Giuliano, VIP quattro’ sul braccio. Ci sono stati anche degli inviti di tipo sessuale, da uomini e donne.

L’interprete del VIP numero due ha invece dichiarato che le conseguenze sono particolarmente negative per lui. Daniel C Kennedy ha sottolineato:

Soffro di estrema depressione clinica, quindi è stato un po’ complicato. All’inizio ero distrutto dai commenti, ma con il tempo e la distanza, e un po’ di onesta autoriflessione, sono stato in grado di filtrare in modo migliore il feedback e trarne gli elementi che posso usare per migliorare la prossima volta, affrontando quello che arriva quando si fa parte di un progetto che ottiene un riconoscimento globale.

John D Michaels, interprete di VIP numero Uno, lavora da tempo in Corea e ha voluto chiarire:

Il primo mito da smentire è che ci scelgano per strada. E poi è diverso per ogni show, ma i performer non coreani spesso recitano con dialoghi che vengono tradotti da persone che non sono di madrelingua inglese, alle volte usano persino Google Translate, quindi potrebbe sembrare non naturale. E spesso non hanno gli script per il resto dello show. Ci danno solo le nostre scene, quindi non hanno idea dell’atmosfera.

Kennedy ha rivelato che gli interpreti hanno dovuto interpretare i VIP senza un contesto, inventandosi dei dettagli riguardanti i miliardari coinvolti nella trama, e recitando indossando delle maschere pesanti e stando a distanza uno dall’altro:

Dovevamo tutti urlare le nostre battute vagamente, situazione che ha contribuito al tono strano con cui abbiamo recitato.

Kennedy ha inoltre ribadito che nelle serie coreane spesso si recita un po’ sopra le righe:

Le persone che non parlano coreano non hanno la comprensione necessaria a giudicare totalmente una performance di un attore coreano.

Il tutto è stato ancora più complicato dal montaggio perché spesso chi se ne occupa non parla inglese, quindi rischia di scegliere dei ciak imperfetti o non i migliori realizzati come accaduto quando la prima battuta di Giuliano inizialmente conteneva un errore di grammatica, problema poi risolto in un ciak successivo, ma che è stato mantenuto nel montaggio. L’attore, inoltre, ha sottolineato che la loro interpretazione era volutamente sopra le righe dal punto di vista stilistico.

Nessuno degli attori, nonostante i commenti negativi, ha però parlato male della serie.

Che ne pensate della reazione degli interpreti dei VIP di Squid Game alle critiche? Lasciate un commento!

Fonte: The Guardian

I film e le serie imperdibili