“C’è sempre stata una parte nascosta di Keith che il pubblico non riusciva a inquadrare – il suo dolore, il suo passato misterioso, il modo in cui si rapporta alle persone. Erano tutti elementi piuttosto indicativi. Non so se, da spettatore, sarei arrivato subito alla giusta conclusione.”
Rispetto al parallelo con The Walking Dead e alla necessità, in entrambi gli show, di mantenere un grande segreto relativo alla storia dei suoi personaggi, Yeun ha dichiarato: “Sono piuttosto bravo a mantenere i segreti, forse fin troppo. Ma sapete la cosa bella? L’avventura su questa serie non è la stessa che ho vissuto in The Walking Dead. Quella era una situazione viva, nella quale lavoravamo e giravamo. Ci stavamo dentro. Voltron ci richiede solo di registrare semplicemente una serie di frasi. Ma posso dire che il parallelo che esiste è davvero grandioso. Il cast di Voltron è di grande supporto. Il regista Andrea Romano è meraviglioso, Tim [Hendrick], Lauren [Montgomery] e Joaquim [Dos Santos] sono persone splendide per cui lavorare. In qualche modo, mi ricorda il clima che c’era in The Walking Dead. Pensavo che non l’avrei più ritrovato, ma è una cosa straordinaria entrare in una produzione e vedere quanto le persone che ne fanno parte siano di sostegno l’una all’altra. Si riflette nel prodotto. Questa è la cosa bella. Quello che ho imparato nel tempo è che, quando le cose vanno bene dietro le quinte, e c’è un supporto artistico, tutto si riflette nel lavoro finale. Ha funzionato così in The Walking Dead, e lo stesso succede in Voltron.”
Fonte: Entertainment Weekly
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