Come spiegato da Harbour, il suo è un personaggio sul quale si può contare. Tuttavia i rischi ai quali potrebbe andare incontro potrebbero essere tali da provocare, eventualmente, anche conseguenze drastiche.
In merito al rapporto con Joyce, l’attore ha dichiarato:
Guardi, da quando ho letto lo script del pilot ho adorato il rapporto che c’è tra Hopper e Joyce. Lo considero un po’ come quello tra Faye Dunaway e Jack Nicholson in Chinatown. Sono due persone smarrite e “rotte”, che hanno bisogno l’uno dell’altra ma che sono anche estremamente orgogliose e incasinate, anche se non lo ammettono. Una delle cose migliori dell’introduzione di Bob [Sean Astin] nello show è stato proprio il fatto che ci fosse un ostacolo a ogni passo in avanti tra i due. […] Credo che [tra Hopper e Joyce] ci sia qualcosa di profondo. Vedremo come andranno le cose nelle stagioni future.
Alla domanda se Hopper sia per la serie una sorta di personaggio “immortale”, l’attore ha replicato:
Non è così, non è vero che Hopper non possa essere ucciso. Posso dirvi però che è una sorta di “assicurazione”. Nei fatti, è essenzialmente un uomo di giustizia, un poliziotto. Cosa che lo mette al centro del pericolo. Tuttavia, è uno che decide di lottare. E se dovesse decidere di lottare contro la cosa sbagliata nel momento sbagliato, potrebbe benissimo morire. È un tipo capace, ma contro una minaccia decisamente grande potrebbe essere assolutamente ucciso.
Chiaramente, a oggi non sappiamo a quale sorte Hopper potrebbe andare incontro in futuro. Non rimane che attendere nuove indiscrezioni sulla terza stagione dello show, sulla quale i fratelli Duffer sono già al lavoro.
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La seconda stagione di Stranger Things è disponibile su Netflix dal 27 ottobre ed è composta da nove episodi. Nel cast della serie ci sono Winona Ryder, David Harbour, Finn Wolfhard, Millie Brown, Gaten Matarazzo, Caleb McLaughlin, Noah Schnapp, Natalia Dyer, Cara Buono, Charlie Heaton e Matthew Modine, oltre ai nuovi arrivati Dacre Montgomery, Brett Gelman, Linnea Berthelsen, Sean Astin e Paul Reiser.
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Fonte: Deadline
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