Quentin Tarantino ha rilasciato una lunga doppia intervista a Deadline in occasione della sua partecipazione alla Quinzaine di Cannes. Nella prima parte della chiaccherata con Baz Bamigboye ha svelato numerosi dettagli del suo nuovo film, The Movie Critic, mentre nella seconda ha ribadito nuovamente di aver deciso che questa pellicola concluderà definitivamente la sua filmografia, ammettendo però di essere interessato ad altre attività espressive come la scrittura, il teatro e la televisione.

Sì. Sarà il mio ultimo film, sì. Ma potrei fare una serie tv. Non ho detto che voglio sparire nel nulla, ok? Potrei fare una serie tv. Potrei fare un corto. Potrei fare uno spettacolo teatrale. Potrei fare tutto, ma probabilmente mi limiterò a scrivere. […] Ma concluderò la mia filmografia. […] È semplicemente il momento giusto. Mi piace l’idea di andarmene al top. L’idea di fare del mio meglio per 30 anni e poi dire: beh, va bene così. E non mi piace lavorare con una resa inferiore. È il momento giusto di andarsene, perché alla fin fine: cos’è diventato il cinema, ormai? Non è solo una cosa che vedi su Apple? Intendo questo, come come resa inferiore.

Ho sempre pensato che i film siano per il cinema. E poi per la televisione, dopo. Ne ho visti un sacco così. Probabilmente farò questo nuovo film con la Sony perché sono l’ultimo studio cinematografico che pensa unicamente alla sala cinematografica. Non creano “contenuti per lo streaming”. Si dedicano totalmente all’esperienza cinematografica. Giudicano il successo in base a quanta gente ha messo il culo sulle poltroncine. E giudicano il successo dei film che entrano nello zeitgeist, non si limitano a fare film costosi da piazzare in streaming che poi nessuno sa che esistono.

Non me la sto prendendo con qualcuno in particolare, ma a quanto pare per Netflix, Ryan Reynolds ha guadagnato 50 milioni per questo film, 50 milioni per quest’altro film e altri 50 per quello dopo. Non so neanche di che film si tratta, non li ho nemmeno visti. E tu? […] Felice che Reynolds abbia guadagnato tutti questi soldi, ma questi film non esistono nello zeitgeist, è come se non esistessero nemmeno.

Non ho nulla contro la televisione. Tutti guardano quelle serie tv, ma alla fine sono tutte soap opera. Può essere molto divertente guardarle, ma alla fine si tratta di soap opera. Si impara qualcosa su qualche personaggi, si scopre tutta la storia del loro passato, e poi li vediamo combattere o fare sesso. Soap opera. Sono molto coinvolgenti, ma tre settimane dopo che ho visto l’ultimo episodio non mi sento come mi sento tre settimane dopo che ho visto un bel film. Tuttavia, quando guardo una serie è comunque coinvolgente.

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