La stagione 2 di Tenebre e Ossa è arrivata su Netflix e Ben Barnes ha commentato gli eventi con al centro l’Oscuro, ovvero il Generale Kirigan.

Nelle nuove puntate Alexander ha ancora intenzione di convincere Alina Starkov (Jessie Mei Li) che espandere la Faglia sarebbe utile per i Grisha, mentre la ragazza vuole liberarsene grazie all’aiuto di Mal (Archie Renaux), con cui va alla ricerca di due ulteriori amplificatori.

Barnes ha spiegato che nei nuovi episodi il suo personaggio non deve più mentire:

Le maschere sono state messe da parte. Quello è in realtà un po’ un sollievo per lui ed è davvero frustrato dal fatto che Alina non capisca cosa lui pensa di aver compreso. Lui è realmente determinato. Non riesce a farle capire che sarebbero migliori se unissero le forze per raggiungere il proprio obiettivo e credo che questo alimenti molta della sua rabbia.

L’attore ha aggiunto:

Nella prima stagione c’è un fascino e c’è una manipolazione per quanto riguarda il modo in cui si sta presentando, ma sono arrivato al punto di credere che abbia realmente questa purezza nel suo progetto. Se le persone gli lasciassero fare ciò che vuole, ci sarebbero dei benefici per alcuni gruppi di persone, come sarebbe la vita di Alina se acconsentisse e lo aiutasse? Devi in un certo senso iniziare a pensare in quel modo se vuoi impegnarti a esprimere ciò che questo personaggio prova.

La star di Tenebre e Ossa ha poi proseguito:

Nella seconda stagione, molte cose sono cambiate per lui. Il modo in cui si esprime il suo potere… La sua Ombra Interiore, letteralmente, sta prendendo il sopravvento. Era il re del castello, della corte, l’uomo più potente della società che ha costruito nella prima stagione. In questa non ha tutte quelle alleanze, non ha il sostegno, non ha nulla di tutto questo. E penso che sia assente anche un modo per dare spazio alla propria umanità. In un certo senso diventa qualcosa di più oscuro e orrendo. E mentre continua la stagione, viene liberata la bestia.

Barnes ha però spiegato:

Tra gli eventi della prima stagione e quelli della seconda, penso che l’Oscuro abbia migliorato la propria autoconsapevolezza, sa che ha superato il confine e ciò che è diventato. Quello che amo del genere fantasy è che si può raccontare quell’allegoria così chiaramente. Ha davvero dei mostri fatti d’ombra che emergono dal suo corpo quando si stente minacciato, elemento che è un concetto interessante per quanto riguarda la mascolinità tossica, c’è questa cosa oscura che emerge. Per me è interessante come il fantasy possa rendere così evidenti queste cose.

L’interprete dell’Oscuro sostiene di essere andato alla ricerca dell’umanità del suo personaggio, accettandone ogni lato: “dall’amorevole a quello psicotico, dalla passione per l’amore attraversando la passione per l’odio”. Barnes ha raccontato:

Altre persone potrebbero non considerarlo in questo modo un po’ in stile professore inglese, ma amo tutto questo e lo trovo interessante. Ed è per questo che ho curato i miei momenti nella seconda stagione in quel modo: non è presente tanto quanto altri personaggi, è una presenza, lo si percepisce. In questa stagione è molto più oscuro. Non si può evitare.

Il generale Kirigan ha inoltre una reazione particolare:

Come visto nella prima stagione, se una certa tattica non funziona e non gli fa ottenere qualcosa, ne proverà un’altra. Chiede ad Alina, più di una volta: ‘Ho visto che sei disposta a compiere dei compromessi, ma sei disposta a sacrificare quello che per te è più importannte?’. Quella è la domanda che pone e dovrà rispondere personalmente a un certo punto della storia.

Che ne pensate della storia dell’Oscuro interpretato da Ben Barnes nella stagione 2 di Tenebre e Ossa?

Potete rimanere aggiornati sulla serie grazie alla nostra scheda.

Fonte: The Wrap

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