Uscirà a settembre su Prime Video (negli USA su Peacock) la serie prequel in tre episodi di John Wick, intitolata The Continental e ambientata nell’hotel di New York al centro dell’organizzazione di cui fa parte il protagonista della saga. Ambientata negli anni settanta, è incentrata sulle origini dei personaggi di Winston (Ian McShane nei film, Colin Woodell nella serie) e Charon (Lance Reddick nei film, Ayomide Adegun nella serie) e dello stesso hotel, gestito all’epoca da Cormac (Mel Gibson), definito “insicuro e psicotico”. Alla regia, Albert Hughes (primo e ultimo episodio) e Charlotte Brandstrom (secondo).

Hughes ha rilasciato una lunga e corposa intervista a Deadline, dove ha parlato a ruota libera della serie e di cosa dobbiamo aspettarci da essa. Ma prima di tutto, il produttore Basil Iwanyk ha raccontato come è nata l’idea di un prequel:

I nostri showrunner ci hanno proposto l’idea del prequel, su Winston e l’inizio del Continental. Amo l’estetica cinematografica di New York negli anni ’70; Sidney Lumet è uno dei miei tre registi preferiti di tutti i tempi. Che idea geniale fare un prequel, perché, mentre espandiamo il franchise di Wick ai giorni nostri, questo non fa che alimentare il prequel, non toglie trame alla serie televisiva. Più personaggi inventiamo per The Ballerina, o qualsiasi altro spinoff ci inventeremo, più materiale avremo per espandere il prequel. È un mondo molto diverso da quello che abbiamo nei film di John Wick.

Hughes ha svelato alcuni interessanti dettagli sul personaggio interpretato da Mel Gibson, a cui manca totalmente lo charme di Winston:

Lo showrunner Kirk Ward ed io abbiamo parlato in dettaglio del suo personaggio. Kirk è un grande fan dei film d’azione, e i suoi riferimenti sono 48 Ore, Arma Letale, I guerrieri della notte, roba del genere. Con Mel, Kirk ed io abbiamo deciso che sarebbe dovuto essere un po’ trasandato. Le sue capacità organizzative non sono così perfette come quelle che avrà poi Winston. Sembra un po’… a buon mercato. Poi ho iniziato a inventare una serie di motivazioni per il personaggio, un incrocio tra Joel Silver e Donald Trump. Dicevo a Mel stralci di informazioni durante le riprese, ma quello che gli dicevo davvero era: pensa in grande. I film di John Wick fanno così. Lui mi rispondeva: davvero? Davvero? Posso farlo [ride]. In passato ha interpretato parti grandiose che sono davvero esplosive, ma è anche molto intelligente e sa inserire delle piccole pennellate nelle sue interpretazioni. Alla fine, è stato esattamente quello che volevo che fosse, e lui lo ha fatto in maniera molto libera e artistica.

Hughes ha poi confermato che ci saranno moltissime easter egg:

Ci sono molte easter egg e riferimenti al futuro. Abbiamo improvvisato molto con gli attori. Magari dicevamo: ho appena visto John Wick 2 e questo personaggio ha detto questo… Possiamo provare a fare così? Certo, prova nel prossimo ciak! È divertente fare queste cose quando ci sono quattro film là fuori e si possono prendere dialoghi, costumi o perfino oggetti di scena. Li metti per i fan, e ci sono molti fan accaniti di John Wick, sia uomini che donne. Sono rimasto sorpreso nel vedere che le donne costituiscono una grande parte del fan base. Alcune easter egg sono più evidenti, alcune sono nascosti abbastanza bene…

Ma cosa possiamo aspettarci dalla serie quando arriverà tra qualche mese?

Non voglio entrare nello specifico, ma esploreremo maggiormente la mitologia, i segreti dell’hotel, attraverso lo sguardo di Winston e Charon, seguendo storie che si intrecciano. C’è un cast incredibile di nuovi personaggi… e lo stile di John Wick. Ma sarà anche diverso, perché sono gli anni settanta. Sarà una serie visivamente bella, piena di escapismo e divertimento. Da un punto di vista tecnico, se vediamo The Continental diviso in tre parti, ci sono riferimenti diretti al cinema degli anni ’70. Ci siamo detti: come possiamo inserire tutte queste cose? Le lenti che abbiamo usato erano MGM e Pathe e sono state costruite nei primi anni ’50. Non sono grandi lenti, secondo gli standard odierni dei direttori della fotografia, ma sono state usate per girare Il dottor Zivago, La stangata, Il laureato. Se guardate attentamente, vedrete tutti questi strani bagliori e riflessi e, in fondo all’inquadratura, è un po’ sfocato. È a causa di queste lenti imperfette che sono state realizzate nel 1950.

Che ne pensate delle prime informazioni su The Continental? Lasciate un commento!

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