The Expanse arriva oggi su Amazon Prime Video con gli episodi della quarta stagione (qui la nostra recensione delle prime sei puntate) e, qualche mese fa, abbiamo avuto modo di intervistare i protagonisti a Monaco, sfruttando l’occasione per farci raccontare qualche anticipazione e curiosità sulle puntate inedite dello show sci-fi tratto dai romanzi scritti da James S.A. Corey (pseudonimo di Daniel Abraham e Ty Franck).
Il trio composto da Frankie Adams, interprete di Roberta “Robbie” W. Draper, Shohreh Aghdashloo che ha il ruolo di Chrisjen Avasarala, e Cas Anvar che nella serie è Alex Kamal ha dimostrato, anche in occasione delle attività con la stampa, di aver formato un legame di amicizia e un’atmosfera rilassata e divertente che va oltre l’impegno sul set della serie.
Ecco la nostra intervista, tra reazioni al salvataggio del progetto da parte di Amazon Studios all’accoglienza riservata dai fan all’adattamento dei libri.

Cosa potete anticipare della quarta stagione di The Expanse dopo il passaggio su Amazon?
Frankie Adams: Saremo tutti più sexy!
Shorheh Aghdashloo: Lo show elaborerà maggiormente il passato di ognuno dei personaggi, in modo da poterli conoscere un po’ di più perché perché quando iniziamo a guardare lo show investiamo il nostro amore, iniziamo a entrare in connessione con i personaggi. La cosa migliore che può fare la serie è darci pezzo dopo pezzo qualcosa in più, aggiungere dei dettagli su questi personaggi in modo che ci sembri di conoscerli da anni. Spero che stia per accadere.
Frankie Adams: Nella stagione quattro Bobbie, un po’ imprevedibilmente, compierà un percorso molto emozionante. Non essendo presente nei libri nessuno, me compresa, aveva idea di quello che sarebbe accaduto al personaggio prima di iniziare le riprese. Sono rimasta davvero sorpresa e quello che finirà per fare è davvero inaspettato, ma è stato divertente da girare e penso che potrete vedere un suo lato che vi permetterà di capirla meglio, di immedesimarvi maggiormente. È ancora una tosta, lo è davvero, ma semplicemente usa quelle sue caratteristiche in una situazione diversa.
Cas Anvar: Le scene d’azione di cui è protagonista sono fantastiche!

E ci saranno ancora altre scene tra Bobbie e Chrisjen?
Frankie Adams: Non possono separarci!
Shorheh Aghdashloo: È sempre incredibile avere scene con lei, non solo per quanto riguarda Bobbie, ma proprio con lei come essere umano: è una delle persone più gentili e adorabili che io abbia mai incontrato nella mia vita, è così pura e ha quasi la stessa età di mia figlia. È interessante perché sono legata a lei per molti aspetti. Penso che Avasarala le voglia bene perché le ricorda come era lei alla sua età e quello che vede in Bobbie è che potrebbe essere come lei, assumere quel ruolo dopo di lei.
Frankie: Avasarala è l’unica persona di cui Bobbie si fida veramente. Credo che avrà una sua importanza, in un modo o nell’altro.

E da Alex cosa possiamo aspettarci?
Cas Anvar: Alex ha compiuto nelle prime tre stagioni un percorso davvero fantastico. Ha iniziato essendo poco sicuro di se stesso, non conoscendo la propria identità. Ci sono volute tre stagioni finalmente per capirla ed è stato necessario che fosse gettato in mezzo alla lotta per uscirne in modo diverso, forgiato da quanto ha vissuto. Nella quarta stagione vedremo finalmente la maggior parte dell’equipaggio della Rocinante nel modo in cui sono destinati a essere rispetto a come li abbiamo visti fino a questo momento. Per la prima volta siamo un’unità, un team esperto, una famiglia e sono alle prese con tutte queste incredibili sfide in questo spettacolare mondo nuovo che ci ritroviamo ad affrontare nei nuovi episodi ed è qualcosa di totalmente diverso da ciò che abbiamo fatto in passato.

Lavorate a stretto contatto con gli autori dei romanzi, che tipo di approccio avete a questa situazione? Vorreste sapere tutto, anche gli spoiler riguardanti i prossimi romanzi oppure preferite non conoscere i dettagli?

Shorheh Aghdashloo: All’inizio ho comprato i primi due libri perché volevo sapere, non ero nemmeno nella storia. Poi ho pensato: ‘Aspetta un secondo, se nella vita reale mi dicessero ‘Tra un mese sarai morta’ è qualcosa che avrebbe delle conseguenze sulle mie azioni, mi comporterei in modo diverso, chissà cosa farei! Per questo motivo sono giunta alla conclusione che è meglio non sapere e non voglio farlo. Andrò avanti facendo ciò che devo, salvare il pianeta, l’umanità e scoprirò strada facendo cosa accadrà.

Frankie Adams: Io so cosa accadrà a Bobbie ed è una storia davvero meravigliosa.

Shorheh Aghdashloo: Non dirmelo!

Frankie Adams: Tranquilla, non dirò spoiler! L’ho scoperto da altre persone che me l’hanno semplicemente detto ‘In questo libro accade questo, e in quello dopo succede questa cosa…’. E ho pensato ‘Okay, va bene’. In ogni caso avrei letto probabilmente tutti i libri e chiesto perché sono davvero curiosa. Penso comunque che saranno nove libri davvero fantastici da leggere.

Cas Anvar: Io leggo un libro per ogni stagione: non voglio andare troppo avanti con la storia perché mi identifico davvero molto in Alex, abbiamo tanto in comune per quanto riguarda le esperienze di vita e come affrontiamo le cose, sono davvero legato a lui a livello emotivo. Non voglio sapere molto, solo quello su cui stiamo lavorando in modo che sia qualcosa di “fresco” nella mia mente, se andassi troppo avanti penso che modificherebbe la mia recitazione, un po’ come ha detto Shoreh. Non penso che sia salutare.

Shorheh Aghdashloo: Prova a immaginare se ti dicessero che domani morirai!
Cas Anvar: Sarei davvero depresso! E piangerei pensando a ogni cosa.
Shorheh Aghdashloo: Infatti!
Cas Anvar: Comunque sono attento a quello che leggo e penso che Alex sia molto diverso dagli altri personaggi nella serie. Nei romanzi penso sia il meno sviluppato, la maggior parte dei personaggi ha tantissima storia riguardante il loro passato, mentre lui appare di tanto in tanto e aggiunge un po’ di colore alla storia tra le pagine. Per me è utile leggere questi libri solo per avere tutto presente nella mia testa, i riferimenti, poter incorporare questi dettagli nella mia interpretazione perché alle volte non vengono “tradotti” nel copione essendoci così tante cose da fare, ma mi ricordo qualche elemento dei romanzi e posso usare queste idee, sfruttare quello che è presente nei libri per delineare meglio il personaggio.

alex-kamal-cas-anvar-expanse-season-4Nella serie ci sono tanti personaggi e spesso le loro storie non si intrecciano, c’è un membro del cast con cui vorreste lavorare di più?
Shorheh Aghdashloo
: Oh! Certo!
Cas Anvar: Non so se sia una “cosa” canadese, ma io e Frankie abbiamo davvero un incredibile feeling sullo schermo…
Frankie Adams: Sono la preferita da tutti!
Shorheh Aghdashloo: Sì, è vero! Ve l’ho detto.
Cas Anvar:… e sono triste perché non abbiamo avuto modo di girare molte scene insieme perché abbiamo avuto davvero un’unica sequenza in cui mi dice che la mia famiglia marziana morirà. E io dico ‘Sei sicura?’ e risponde decisa ‘Certo, che sono sicura!’ ed è tutto lì. E io corro.
Frankie Adams: Che esperienza piacevole!
Cas Anvar: Quello che amo nell’interagire con Frankie è che i nostri personaggi sono entrambi dei militari, entrambi vengono da Marte e lui ha così tanti elementi in cui può ritrovarsi con lei, ma è solo perché tutte le persone che lo circondano sono diverse da lui. Alex ha ancora degli atteggiamenti e delle reazioni tipiche di chi è nell’esercito, ha quella disciplina e filosofia ormai nel sangue, quindi si identifica in lei, crea un legame e la ammira perché è in cima alla gerarchia per quanto riguarda l’esercito, e lui ha trascorso così tanto tempo tra i militari quindi riconosce subito il suo valore in quel mondo. Nell’intero universo non ha qualcuno come lei con cui entrare in contatto ed è una dinamica davvero fantastica quella che esiste tra di loro, è un elemento grandioso.
Frankie Adams: Ed è un’amicizia adorabile!

Quanto è importante avere dei costumi così incredibili per immergersi in un mondo fantascientifico come quello della serie?
Shorheh Aghdashloo: Se ne occupa Joanne Hansen che è un’artista fantastica e li crea tutti.
Cas Anvar: so che siamo in tv, ma dovrebbe vincere un Oscar per il tuo guardaroba!
Frankie Adams: Non può vincere un Emmy?
Shorheh Aghdashloo: Dovrebbe! Che problemi hanno agli Emmy? Perché non la premiano?
Cas Anvar: Quando sono andato a fare la mia prova costumi per la quarta stagione ero tutto eccitato perché ho avuto la mia nuova tuta, una nuova t-shirt, cose di questo tipo… E Shohreh era andata prima di me e se ne stava andando, quindi sono entrato e c’erano tutte le sue cose fuori e mi sono guardato intorno e c’erano vestiti, vestiti, vestiti, gioielli, gioielli, gioielli, vestiti… tutte queste cose. E ho detto ‘Wow, indosserà tutte queste cose in questa stagione?’. E mi ha risposto ‘Stagione? Questo è ciò che indosserà in un episodio!’.
Shorheh Aghdashloo: Indossa ogni vestito una volta sola! Dei fan hanno video su Avasarala e ci sono quattro ragazzi e una giovane che la interpreta e passa di stanza in stanza per chiamarli a pranzo e ogni volta ha un vestito diverso, è fantastico, davvero esilarante.
Cas Anvar: Sì, è incredibile!

Nella conferenza stampa avete parlato di come apprezziate il “realismo” degli aspetti scientifici inseriti nella serie, c’è stato qualche elemento che vi ha sorpreso perché magari pensavate fosse qualcosa di impossibile e avete invece scoperto essere basato su aspetti reali?
Cas Anvar: Molte cose!
Shorheh Aghdashloo: Stavamo girando a Toronto, a delle temperature folli perché è quello che accadrà in futuro se non ci prenderemo cura della Terra. Stiamo già vivendo le problematiche e le questioni affrontate nello show.
Cas Anvar: Amo lo show perché imparo qualcosa legato alla scienza con ogni episodio che realizziamo
Frankie Adams: Accade anche a me!
Cas Anvar: Per me è molto entusiasmante. Una cosa che ho imparato girando la quarta stagione è cosa devi fare se vuoi passare in un’orbita più alta, ovvero aumentare la velocità, mentre se devi avvicinarti a un pianeta non ti muovi avvicinandoti ma rallenti perché vieni portato in un certo senso verso il pianeta.
Shorheh Aghdashloo: Girare lo show mi ha portato a essere più diligente per quanto riguarda il riciclo. Io e mio marito se vediamo qualcosa di plastica nel bidone della spazzatura iniziamo a urlarci contro: ‘Quante volte devo dirtelo che se questo finisce nell’oceano i poveri pesci lo mangeranno! E questo che vuoi per il futuro?!?’. Non avevo mai fatto niente di simile prima di lavorare a The Expanse, è una serie che porta molta consapevolezza su certe tematiche e penso sia importante perché se si vuole che le persone imparino qualcosa prima devono essere consapevoli dell’esistenza del problema. Si è già a metà strada. Bisogna poi continuare a diffondere i messaggi,

Quanto è importante avere un rapporto di amicizia con i propri colleghi quando si devono interpretare scene molto intense, come ad esempio il finale della terza stagione?
Frankie Adams:Gli altri sono stati insieme più anni rispetto a me perché sono arrivata nel cast in un secondo momento, ma bisogna ricordare che trascorriamo sei mesi insieme in una città in cui nessuno di noi vive abitualmente. Nessuno è di Toronto. Penso sia davvero importante avere questo senso di cameratismo perché ci uccidiamo a vicenda sul set! Aggiunge poi qualcosa alla nostra interpretazione e credo che i fan si rendano conto di quanto ci vogliamo bene nella vita reale e quanto bene questo venga trasportato sullo schermo.
Shorheh Aghdashloo: Per questo amo lavorare nelle location: ci sono tutti gli attori, siamo insieme e, come aveva detto Steven in conferenza, lavoriamo anche la domenica, gratis! Ci incontriamo anche quando saremmo liberi per prepararci parlare con il regista, gli sceneggiatori, a volte con gli autori dei romanzi. Abbiamo la possibilità di trascorrere il tempo insieme, andare a cena, trovo sia grandioso poter essere tutti nella stessa città perché possiamo dare più attenzione agli altri. Dopo quattro e cinque anni si diventa una famiglia. Sono i miei figli!

Ci sono molte scene d’azione, a gravità zero… è la parte più difficile del vostro impegno sul set o con il tempo è diventato più semplice?
Frankie Adams: Interpreto tutte le sequenze d’azione e mi piace così perché preferisco muovermi, ho la preparazione fisica necessaria. Per me è divertente, ma la parte più complicata è che ho la tendenza a sudare incredibilmente tanto in viso, che ha senso in ogni caso perché giriamo anche per otto o nove ore la stessa scena ed è come se stessi allenandomi. Sono giovane e in grado di farlo, ma è complicato avere sempre la stessa quantità di energia e non far trasparire che stai annaspando e facendo terribilmente fatica. Ma sono fortunata perché sono molto coordinata e in forma.
Cas Anvar: Le sue scene d’azione nella quarta stagione!
Frankie Adams: Sì, sono le mie migliori!

Migliorate di anno in anno..
Shorheh Aghdashloo: Non potrebbe essere altrimenti! Si può solo migliorare!

Dopo la cancellazione c’è stata un’incredibile reazione da parte dei fan online, vi ha sorpreso?
Frankie Adams: io sono rimasta sorpresa dal fatto che siamo stati salvati! Non è una cosa che avrei pensato fosse possibile essere cancellati e poi “riportati in vita” da un’altra realtà.
Cas Anvar: Cinque anni fa non sarebbe successo…
Frankie Adams: Sì, è un concetto davvero nuovo perché ormai avevo detto addio, ho pensato fosse un’esperienza conclusa e che non sarebbe potuto cambiare nulla.
Cas Anvar: Penso che una delle cose più entusiasmanti è come sia cambiata la possibilità di sopravvivenza di una serie perché ora il pubblico in un certo senso ha il potere, anche di salvare una serie, ha una voce da usare perché se non si apprezza una decisione si può comunque provare a fare la differenza. Dieci, cinque anni fa non sarebbe stato possibile…
Shorheh Aghdashloo: Per questo li chiamano “gamechangers” perché possono davvero cambiare le cose, si tratta di una questione globale. Ci sono persone visionarie come Jeff Bezos che all’inizio hanno anticipato dinamiche e situazioni che ora sono all’ordine del giorno.
Cas Anvar: Mi è stato detto che lui personalmente è coinvolto nella scelta dei contenuti da proporre su Amazon Prime, dimostra interesse, condivide opinioni…
Frankie Adams: Beh ha senso, è un suo show!
Cas Anvar: sì, ma gestisce la sua società che lavora per creare i voli spaziali, la sua azienda, si occupa degli aspetti artistici…

Trattandosi di una serie tratta da un’opera letteraria, siete a conoscenza dei possibili progetti legati al numero di stagioni da realizzare?
Frankie Adams: Vogliono adattare tutti i romanzi.
Cas Anvar: Nove libri…
Frankie Adams: Ma vorrebbero realizzare sette stagioni per completare la storia dei nove libri
Shorheh Aghdashloo: Se accadrà… ma speriamo davvero di raccontare la storia fino al suo epilogo, sarebbe davvero fantastico!
Cas Anvar: e poi lo spinoff su Alex e Bobbie!

Vi piacerebbe realizzare un film sui vostri personaggi?
Shorheh Aghdashloo: Sarebbe fantastico fare un film!
Cas Anvar: Adorerei la possibilità di girare un lungometraggio, sarebbe incredibile fare un po’ in stile Star Trek con degli episodi e poi un film… Immaginatelo sul grande schermo!
Frankie Adams: Lo farei se anche tutti gli altri fossero coinvolti! Contate su di me!

E vi piacerebbe essere coinvolti anche in altri ruoli, come produttori…
Frankie Adams: Io sono interessata in ogni aspetto del lavoro, scrivere, sviluppare, dirigere, produrre…
Cas Anvar: l’unica cosa che non riuscirei a fare è scrivere, ho un grande rispetto per gli sceneggiatori, ma sicuramente sono interessato alla produzione e alla regia. Il mio piano è diventare un’ombra sul set e apprendere da tutte le persone al lavoro!

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