La quarta stagione di The Killing prende il via questa sera su FoxCrime (Sky, canale 143), alle 21:00, per poi tornare ogni giovedì alla stessa ora.

Holder (Joen Kinnaman) e Linden (Mireille Einos) ci salutano con quella che è la stagione conclusiva dello show, remake della serie danese Forbrydelsen. I sei nuovi episodi ruotano attorno a un nuovo caso che porterà i due protagonisti in un’accademia militare. I due detective dovranno indagare stavolta sul massacro della famiglia Stansbury, sullo sfondo di una Seattle cupa e piovosa. Si è trattato, come sembrerebbe, di un omicidio-suicidio tentato da Kyle, il figlio maggiore della benestante famiglia? Una pistola mancante, l’apparente sincerità del ragazzo e i segreti in cui la famiglia sembrava affogare sembrano puntare in ben altra direzione.

La questione della scomparsa di Skinner, ucciso da Sarah Linden alla fine della terza stagione è la spada di Damocle che pende costantemente sulla testa dei due detective.
In quest’ultima parentesi della storia il rapporto genitoriale emerge come centrale. Linden teme di diventare come sua madre che l’ha abbandonata e Holder, che presto diventerà padre, teme di comportarsi come il suo. Forse è stato sempre questo elemento a legarli e ad avvicinarli.

GUEST STAR
Da segnalare la presenza del regista premio Oscar Jonathan Demme (Il silenzio degli innocenti, Philadelphia), che firma l’ultimo episodio.
Fra le new-entry della stagione la grande attrice Joan Allen (3 nomination agli Oscar), nei panni del Colonnello Margaret Rayne: molto suggestiva la sua “entrata in scena”, a passo di danza, per un personaggio in grado di unire la mascolina autorevolezza ad un’elegante femminilità. Ma la scelta di casting più sorprendente è il cameo, nella parte di un medico dell’ospedale, di un’autentica leggenda del rock, Patti Smith.