Il cast e i produttori di The Normal Heart hanno presentato l’adattamento della HBO dello spettacolo teatrale di Larry Kramer durante il Television Critics Association winter Press Tour.

L’attrice Julia Roberts ha spiegato alla stampa che le era stato chiesto due volte di accettare il ruolo della dottoressa Emma Brookner, il medico che ha curato alcuni dei primi pazienti affetti da HIV e AIDS, e ha rifiutato la parte anche quando gliel’ha proposta Ryan Murphy.

Julia ha raccontato che non era in grado di comprendere completamente chi fosse il personaggio, ma Murphy ha insistito. L’attrice ha quindi visto un documentario sulla poliomielite, di cui aveva sofferto la dottoressa, e ha finalmente capito:

“Mi ha aperto la porta su chi fosse questa donna per me e da dove nascesse la sua implacabile e furiosa ricerca di correttezza. E’ stata semplicemente una meravigliosa esperienza poterla interpretare”.

Julia ha inoltre sottolineato l’importanza del suo rapporto con Ryan Murphy, che le ha permesso di vivere questa esperienza, considerata un’altra tappa del suo percorso artistico.

Nel film The Normal Heart, ambientato negli anni Ottanta, recitano anche Mark Ruffalo con il ruolo dell’attivista Ned Weeks che lotta per trovare risposte alla nuova malattia tra la comunità scientifica provando a far aprire gli occhi al governo federale e locale, Matt Bomer ha invece la parte dell’amante di Ned, Felix Turner, Taylor Kitsch è il banchiere Bruce Niles, e Jim Parsons ha di nuovo interpretato, dopo l’esperienza a Broadway nel 2011, l’attivista gay Tommy Boatwright.

Bomer si è trasformato fisicamente per la parte perdendo molto peso. Julia Roberts ha raccontato che hanno dovuto fare una pausa durante la produzione e poi è ritornato sul set completamente diverso.

Ryan Murphy ha acquistato i diritti del testo teatrale nel 2010 per poterne realizzare un adattamento televisivo, coinvolgendo subito Ruffalo. I due hanno poi convinto Julia Roberts e lavorato con Kramer alla sceneggiatura.

Ryan ha sottolineato che la serie sarà molto diversa, anche se simile, a quanto visto a teatro. Insieme a Larry hanno lavorato per tre anni alla sceneggiatura e il 40-50% di quanto si vedrà in tv sarà materiale nuovo, nato dal testo originale.

Nonostante la storia inizi nel 1980 e finisca nel 1984, Murphy è convinto che The Normal Heart sia molto moderno:

“Larry ha scritto quello spettacolo teatrale con l’idea che il silenzio significhi morte. Quando le persone cercavano di scriverne, non c’erano soluzioni. Finisce nel 1984, ma lo sento moderno mentre i matrimoni gay sono nelle notizie del giorno e le persone stanno lottando per essere amate e accettate per quello che sono. E’ ancora molto attuale e applicabile al modo in cui stiamo vivendo oggi”.

Lo showrunner ha ricordato che Kramer è stato curato all’epoca e tuttora ogni giorno 7.000 persone ricevono la diagnosi di essere sieropositivi, mentre 40 milioni di persone sono morte a causa dell’AIDS.

Murphy ha sottolineato che si parlerà della diffusione del male mostrandola attraverso una storia d’amore, quella tra Ned e Felix e con il legame tra Ned ed Emma.

Mark Ruffalo ha chiesto a Kramer di condividere con lui aneddoti e storie personali e dei suoi amici e colleghi, per capire cosa hanno vissuto trenta anni fa. L’attore ha legato molto con l’autore e si è impegnato per interpretare al meglio il suo personaggio, in modo da onorare lui, la sua passione e il suo impegno eroico per il movimento.

Ryan Murphy ha quindi spiegato che ha cercato di far partecipare al progetto gli attori migliori, indipendentemente dal loro orientamento sessuale, anche perché negli ultimi cinque anni il mondo è cambiato molto.

Parsons e Bomer, entrambi omosessuali, hanno spiegato che non si considerano attori gay ma semplicemente attori:

“Ero solo ansioso su quando si sarebbe svolta la conversazione. Poi si è svolta e la notizia era pubblica, e non è stato un gran problema, ed è stato un vero sollievo”.

Fonte: The Hollywood Reporter, TVLine