Uno dei momenti più memorabili della serie The O.C. è, senza alcun dubbio, la morte di Marissa e Mischa Barton è ritornata a parlare del motivo per cui gli autori hanno deciso di uccidere il personaggio.

L’attrice era infatti una delle star del progetto insieme a Ben McKenzie, Adam Brody e Rachel Bilson, interpreti di Ryan Atwood, Seth Cohen e Summer Roberts. Nel finale della terza stagione Marissa perde la vita dopo aver affrontato molte difficoltà, tra cui un’overdose, un rapimento e, ovviamente, una relazione incredibilmente complicata con Ryan. La ragazza perde così la vita tra le braccia del protagonista durante una drammatica scena sulle note di una cover di Hallelujah realizzata da Imogen Heap.

Barton ha ora spiegato a E!Online il motivo della sua improvvisa uscita di scena:

Se ne è parlato in precedenza, ma mi hanno dato un’opzione. I produttori hanno detto ‘Bene, vuoi il tuo lavoro e andartene svanendo al tramonto e potenzialmente tornare in futuro grazie a qualche bizzarro scenario televisivo o possiamo uccidere il tuo personaggio e puoi andare avanti con la tua carriera. Cosa vuoi fare?’.

Mischa ha quindi aggiunto:

Stavo ricevendo offerte per partecipare a film importanti in quel periodo e dovevo rinunciarci. Avevo sempre avuto parte da non protagonista in film come Il Sesto Senso. Il mio sogno era ottenere dei ruoli da protagonista, quindi è quello che è accaduto. Sembrava la cosa giusta da fare per me stessa e per la mia salute, semplicemente perché non mi sentivo realmente protetta dal mio cast e dalla mia troupe in quel periodo.

Nel 2017 il creatore Josh Schwartz aveva invece dichiarato che la morte di Marissa era stata legata a varie questioni come le scelte creative, il feeling tra i membri del cast e i dati di ascolto, sottolineando però:

Mischa non voleva andarsene dalla serie più di ogni altro protagonista, c’erano delle dinamiche complicate tra il cast… Ma certamente non stava cercando in modo attivo di lasciare lo show.

Mischa, nell’intervista a E!Online ha ricordato che i problemi erano iniziati fin dalle prime fasi della realizzazione della serie dopo l’aggiunta all’ultimo minuto nel cast di Rachel Bilson, delle discussioni riguardanti il compenso e delle situazioni di bullismo avvenute sul set. La fama ottenuta in breve tempo, inoltre, le stava causando qualche problema e si sentiva poco protetta. L’attrice era inoltre in crisi perché stava interpretando un personaggio totalmente diverso dalla sua personalità:

A metà della seconda stagione, più o meno, abbiamo iniziato a raddoppiare le puntate e le riprese sono diventate molto più impegnative, quindi per me era davvero troppo. Non sapevo la direzione che stava prendendo il personaggio. Ricordo la situazione con grande affetto, ma penso che alcune persone abbiano sbagliato alcune cose e il modo in cui hanno gestito la situazione, quindi non mi sentivo in grado di andare avanti.

L’interprete di Marissa ha quindi aggiunto che era felice di uscire di scena in modo memorabile e di aver apprezzato l’epilogo della storia del suo personaggio:

Credo sia una morte tragica e poetica. Sapevo che avrebbero trovato una canzone grandiosa perché la musica era uno degli elementi più importanti dello show e la conoscevo come personaggio, aveva realmente lottato per mantenere il controllo e non ci era riuscita. Quindi stava semplicemente cercando di trovare se stessa e stava sempre ritrovandosi alle prese con queste situazioni davvero complicate fin da quando era davvero giovane.

Barton ha inoltre aggiunto che era un po’ triste perché sul set si era creata quasi una famiglia e al tempo stesso era felice perché il set non era un ambiente ideale per una teenager sensibile come lei, alle prese inoltre con la fama. Mischa ha infine ammesso che non ha continuato a vedere la serie e non era mai stata contattata dagli autori prima del finale per realizzare un flashback o far apparire Marissa in qualche modo.

Che ne pensate dei motivi alla base della morte di Marissa svelati da Mischa Barton? Lasciate un commento!

Fonte: E!online