Sale l’attesa per il ritorno di The Walking Dead: lo show della AMC riapparirà sullo schermo dal prossimo 14 ottobre con la sua terza stagione, la più lunga trasmessa finora (16 episodi) e, stando a quanto affermato dal produttore Glen Mazzara, anche “la più grande”. Intervistato da The Hollywood Reporter, lo showrunner ha infatti rilasciato una lunga intervista nella quale ha anticipato alcuni dei “temi caldi” dell’anno nuovo.

Ecco di seguito i punti salienti dell’intervista, con l’avvertenza della presenza di alcuni spoiler riguardanti la terza stagione e l’evoluzione della trama nell’omonima graphic novel dalla quale la serie è tratta:slide_250643_1522366_free

“Stiamo espandendo la portata dello show: abbiamo aggiunto molti personaggi, nuove ambientazioni, nuove storyline e adesso appare come uno show molto più grande. Sarebbe stato difficile, dopo le ultime due puntate della seconda stagione, ritornare ad una visione più tranquilla dello show. Quando quegli walker hanno attraversato la fattoria alla fine e tutti si sono dovuti rimettere in strada, tutto si è irrimediabilmente complicato. Ed è difficile rimettere il genio dentro la bottiglia. Quest’anno l’ambientazione è molto diversa, c’è più suspence dell’anno scorso.

In che modo la nuova filosofia “dittatoriale” di Rick lo preparerà per lo scontro con il Governatore?

Questo è un punto molto interessante dato che abbiamo un twist a questo proposito. La dittatura di Rick è importante per stabilire chi siano i nostri personaggi all’inizio della stagione: cosa fanno, come prendono la prigione, cosa stabiliscono in modo da apparire una forza forimidabile al Governatore. Quando il Governatore li vede, li considera una minaccia.

I segnali dell’arrivo del Governatore sono una parte molto cruenta del fumetto (stupro e omicidio). Quali note avete ricevuto dalla AMC a proposito di cosa è possibile fare e cosa no?

Il margine di libertà è aumentato molto. La AMC è interessata ad allargare i confini. Quest’anno dobbiamo realizzare qualcosa di più oscuro dei fumetti. C’è del materiale davvero dark che risulta ancora più forte rispetto a come certe situazioni vengono gestite nei fumetti.

Quanto sarà simile il Governatore al rude personaggio dei fumetti? Possiede un’anima nello stesso modo dei fumetti?

E’ un personaggio molto stratificato. Quando lo incontriamo, è più un politico molto preoccupato su come controllare Woodbury. Nel corso della stagione, appena le cose diventeranno più problematiche per lui, lo vedremo cambiare. In definitiva penso che il nostro Governatore abbia un’anima. E’ un personaggio molto conflittuale.

Milton (Dallas Roberts) è un nuovo personaggio della mitologia di The Walking Dead. E’ un amico o un nemico? Considerando che esamina come si comportano gli zombie, potrebbe essere la chiave per le arene di battaglia che il Governatore organizzare nei fumetti?

Potrebbe. Milton è un personaggio buono. E’ nel cerchio della fiducia del Governatore, ma cerca anche di contribuire e che vale molto per il Governatore. Appena comprende la vera natura del Governatore, assumerà una posizione interessante.

Attenzione: nella seguente parte dell’intervista sono presenti PESANTI SPOILER sulla trama e sull’evoluzione della storia nell’omonima graphic novel dalla quale la serie è tratta.

L’arrivo del Governatore inoltre introduce una storyline che si conclude con la morte di Lori. Si tratta di qualcosa di cui gli sceneggiatori hanno già discusso? Quanto si terrà vicina la stagione agli eventi del fumetto?

Abbiamo sempre lasciato spazio ai twist: nel nostro materiale prendiamo una buona storyline e ci lavoriamo su. Pensate a quanto fosse diversa la morte di Shane rispetto al fumetto. Guardate quanto in fretta Dale è stato ucciso rispetto al fumetto. (…)Faremo le cose per conto nostro e garantisco che ci sarà una storia diversa. Le persone rimarranno molto soprese di come abbiamo scelto di narrare la storia.

Fonte: THR