Tra le numerose vittime mietute da The Walking Dead, il personaggio di Dale Horvath merita un posto d’onore, poiché il suo decesso segnò una decisa divergenza della serie AMC rispetto al fumetto originario. Dale era una sorta di vecchio saggio, centro morale del gruppo e sovente pacificatore tra i sopravvissuti. La sua morte è stata uno shock per i fan, ma ciò che colpisce è la scoperta che sia stato lo stesso attore Jeffrey DeMunn a chiedere la rimozione del proprio personaggio dallo show.

In un’intervista a Cleveland.com, DeMunn ha infatti rivelato di aver chiesto che Dale venisse ucciso vicino alla fine della seconda stagione, essendo molto arrabbiato per il modo in cui la AMC aveva trattato lo showrunner originale della serie, Frank Darabont, licenziato a metà della seconda stagione per litigi e presunti comportamenti abusivi. DeMunn ha detto di aver collaborato strettamente con Darabont durante la produzione, e di non avere avuto voglia di restare dopo il licenziamento da parte della rete.

“La morte di Dale è stata una mia decisione”, ha detto DeMunn. “Ero furioso per come Frank era stato cacciato dallo show. Ho passato una settimana senza essere in grado di fare un respiro completo. E poi sono giunto alla conclusione, ‘Oh, posso lasciare la serie.’ Così li ho chiamati e ho detto, ‘E’ una serie di zombi. Uccidetemi. Non voglio più farlo.’ Per me è stato un sollievo immenso.”

Dale è stato ucciso nell’episodio della seconda stagione Judge, Jury, Executioner, benché il personaggio sopravviva molto più a lungo nei fumetti originali. L’uomo viene sventrato dagli zombi e sceglie di farsi sparare alla testa da Daryl per non trasformarsi. È stata una fine dura e improvvisa, e molti fan desideravano per lui un’uscita di scena migliore, considerato il suo ruolo di bussola morale del gruppo. All’epoca, il produttore esecutivo Robert Kirkman disse che gli sceneggiatori avevano deciso di uccidere Dale per mantenere la tensione e spingere i personaggi fuori dalla loro zona di comfort. Potrebbe essere in parte vero, ma sulla base della rivelazione di DeMunn, probabilmente non era la ragione principale.

“La decisione di uccidere Dale è stata impegnativa e non è stata presa alla leggera”, ha detto Kirkman nel 2012. “Perdere quest’uomo in questo momento significa molto per questo gruppo. Sarà una morte così rilevante che influenzerà molto le cose andando avanti. Ci è sembrato il momento giusto.” Sembra infatti che DeMunn sia uscito di scena proprio nel momento propizio. Dalla sua sanguinosa morte, lo spettacolo è stato un ottovolante di alti e bassi, qualitativamente parlando.

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Fonte: io9