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Spoiler-Alert

Intervistato da TvGuide, Michael Rooker ha parlato di Merle, il personaggio da lui interpretato in The Walking Dead. Chi ha visto “This Sorrowful Life – L’Inganno” (3×15), sa già cosa succede alla fine dell’episodio. Ecco cosa ha detto l’attore.

Quando hai scoperto che Merle sarebbe morto?
Michael Rooker: Circa due settimane prima dell’episodio. In realtà mi sentivo sollevato perché non avrei più dovuto indossare il braccio. […] Ma poi ho pensato, “oh merda, sono senza lavoro.”

Quanto è stato difficile lavorare con il braccio? Cosa hai dovuto cambiare nella recitazione, se lo hai fatto, per adattarti?
Rooker: Mi ci sono abituato in fretta. E’ stato pazzesco. Non doveva per forza piacermi indossarlo. Non mi ha costretto a recitare diversamente. Alla fine era un’estensione del mio braccio.

Spoiler-AlertEri dispiaciuto di dover dire addio al personaggio, dopo che i fan avevano aspettato tanto per vederlo tornare?
Rooker: E’ un peccato. Credo che sia stato infelice e non mi trovavo per forza d’accordo con questa scelta. […] I fan non sono molto contenti. Non credo che molti dei veri fan di Walking Dead siano contenti. Come sai, noi come attori non abbiamo voce in capitolo.

Credi che alla fine Merle si sia redento con la sua caccia per uccidere Il Governatore?
Rooker: E’ stata una sfortuna che non gli abbia sparato in testa. Per come lo hanno montato, sembra che Merle abbia mancato il bersaglio, che non è come abbiamo girato la scena: la scena è stata girata con Merle che manca il Governatore perché uno zombie lo aggredisce e lui gira il fucile e spara in faccia al ragazzo.

Considerando che lui è un personaggio inesistente nei fumetti, cosa pensi della sua evoluzione da razzista a quello che abbiamo visto?
Rooker:
Non ho mai interpretato Merle come uno spregevole razzista. L’ho sempre interpretato come un tizio che vive in questa apocalisse zombie del ca##o. Non ci sono più ca##ate politicamente corrette là fuori. E’ la sopravvivenza del più adatto ed è meglio che sai come si sopravvive nel mondo. Se non lo sai, morirai: è semplice.

Fonte: TvGuide