ATTENZIONE: SONO PRESENTI SPOILER SUL PENULTIMO EPISODIO DELLA SECONDA STAGIONE, ANDATO IN ONDA IN ITALIA LUNEDI 12 MARZO

Come noto, nel penultimo episodio della seconda stagione di The Walking Dead, andato in onda l’altroieri in Italia (domenica negli USA), Shane Walsh (Jon Bernthal) è morto, allineandosi finalmente con quanto avvenuto al personaggio nel sesto albo del fumetto originale (e con una fine diversa dal fumetto: viene pugnalato da Rick e si reincarna in uno zombie).

Entertainment Weekly ha parlato con Bernthal della sconvolgente morte, zombificazione e ri-morte di Shane, e questi sono gli aspetti più interessanti emersi nell’articolo:

  • Non ti sei esercitato a camminare come zombie prima delle riprese?
    No, per niente. Ho cercato di convincere Greg Nicotero a farmi essere l’unico zombie in grado di parlare, dicendo tipo “Riiiiick”, ma non ha voluto.
  • walking-dead-212-shane-rickTu e Andrew Lincoln avete partecipato allo stesso casting per la serie, e per te questo confronto finale significa chiudere il cerchio, completare un viaggio. Come ti sei sentito a girare queste scene?
    Abbiamo girato tutta la notte. L’intero cast è uscito e ha passato la notte in quel campo per essere presente alla mia ultima scena, incluso Jeff DeMunn (Dale) che in realtà era già andato via ed è tornato apposta, la cosa mi ha colpito molto. Penso che sceneggiatori, attori, produttori… ciascuno avesse la sua idea di come doveva essere la scena. E invece quando io e Andrew siamo andati nel bosco mi ha detto: “E’ una cosa tra me e te, facciamolo per noi due.”
  • Cosa volevi trasmettere della psicologia di Shane in quella scena?
    Penso che una buona porzione della psicologia del personaggio di Shane sia sfuggita ad alcuni spettatori. Credo che in parte Shane stesso si renda conto di non riuscire più a stare con le persone. Si rende conto di essere un vero e proprio pericolo pubblico. […] In parte vuole che Rick sia la persona che porrà fine a tutto questo, e così quando Rick alza la pistola, Shane sente una sorta di sollievo.
  • Rick ha fatto la cosa giusta? Shane lo avrebbe ucciso?
    Penso di sì. E penso che qualcuno sarebbe morto comunque quella notte. Shane aveva impostato quella notte per uccidere Rick, e verso la fine della scena sapeva che uno dei due sarebbe morto. Penso abbia fatto la cosa giusta.
  • Sappiamo tutti che l’allontanamento di Frank Darabont dalla serie ti ha mandato su tutte le furie: hai chiesto tu di essere ucciso alla fine della seconda stagione?
    No, è sempre stato questo il piano. Sin dall’inizio dovevo andarmene in questo modo. Ma quando Frank è andato via, ho sentito che stavano pensando di modificare la scena. Frank aveva promesso che avrebbe scritto e diretto personalmente la nostra scena, quella tra me e Andy. E sarò onesto, girare questa scena ci ha fatto ripensare a come è andata con Frank, perché abbiamo iniziato la serie proprio io, Andy e Frank. Il fatto che io torni a lavorare con lui in L.A. Noir è veramente fantastico.

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Fonte: EW