Negli Stati Uniti la seconda stagione di Vikings si è conclusa il 1 maggio, e la produzione della serie si sta preparando a girare i nuovi episodi. In una lunga intervista con SpoilerTv, George Blagden ha spiegato che la pre-produzione comincerà tra tre settimane, mentre quattordici giorni dopo cominceranno le riprese. Tra le tante cose, l’interprete di Athelstan ha discusso di alcune scene impegnative della seconda stagione. Di seguito trovate un ampio estratto dell’intervista, che potete leggere per intero su SpoilerTv.

Hai fatto un lavoro davvero fantastico, portando in scena la crocifissione di Athelstan nel quarto episodio. Puoi spiegarci il processo di preparazione e di riprese della scena? Come ti ha coinvolto da attore?
Sapevo che questa cosa sarebbe successa, ma non sapevo quando, non sapevo come ci sarebbe arrivato. L’ho scoperto due settimane prima delle riprese, leggendo la sceneggiatura. Ci stavamo preparando per fare delle riprese stilizzate. Leggendo la scena, sapevo che non sarebbe stato un processo metodico in cui poter dare tutto a livello fisico ed emotivo. Sostanzialmente mi sono immerso di più per rendere quel legame emotivo un po’ alla volta. Credo che devi fissare la tua mente, prima di iniziare questa cosa. Il pensarci mi ha aiutato a prepararmi. Ci ho pensato molto e ho parlato della crocifissione con il regista, ho indagato sulle origini e ho fatto ricerche su ciò che accade scientificamente al corpo quando è appeso a una croce. Ho scoperto che la gente moriva di soffocamento. […] Guardando la scena per la prima volta, ricordando il modo in cui è stata realizzata, c’erano dei momenti di cui ero meno contento, momenti che mostrano che un attore ha poco controllo sulla scena finita. Devi assicurarti che ciascuna ripresa colga quello che vuoi dare, invece di avere tre riprese di tre versioni diverse. Devi assicurarti che quelle versioni siano quelle che vuoi mettere in scena per il personaggio.

E’ stato difficile per te girare la scena in cui porti il messaggio di Ecbert agli altri Vichinghi, mentre gli altri membri del cast ti urlavano insulti?
Si, è stato particolarmente difficile! In pratica quella scena comincia con me che entro nel loro accampamento su un mulo, di nome Nelly. Il regista mi ha fatto cavalcare attraverso un campo di 400 metri, verso l’accampamento, entrando in scena. Non so se hai mai visto qualcuno sul dorso di un mulo o se sai cosa succede… rimbalzano in maniera davvero, davvero veloce. Non sembri altro che uno stupido, quando vai su un mulo ed entri in un accampamento vichingo. Tutti avevano delle cuffie e io avevo un microfono. Dicevo, “Whoa, Nelly, whoa.”Tutti sentivano e abbiamo dovuto ripetere la scena perché nessuno riusciva a smettere di ridere. E’ stato uno di quei momenti davvero imbarazzanti. Tutti stavano cercando di fare arrabbiare Athelstan. […] Altri persoanggi, che Ecbert ha inviato come emissari, avevano più paura, specialmente dopo quello che è accaduto ad Aethelwulf. Non credo che Athelstan fosse spaventato.

Che problema ha Athelstan con le allucinazioni? Sono davvero allucinazioni?
Mi piace pensare che siano una forma di PTSD (disturbo post traumatico da stress, ndt) di cui Athelstan soffre dopo l’esperienza della crocifissione. La sua mente è stata fatta a pezzi e lui sta cercando di rimettere insieme i cocci, un pezzo alla volta, ma senza troppa fortuna. Vedremo se si sistemerà nella terza stagione…

Fonte: SpoilerTv