La terza stagione di Westworld si è conclusa sulla HBO – in Italia su Sky – impostando la situazione per la quarta stagione dello show. Tra gli eventi più sorprendenti del finale di stagione c’è anche l’addio, a quanto pare definitivo, al personaggio di Dolores, interpretato da Evan Rachel Wood. Lo confermano Jonathan Nolan e Lisa Joy, autori dello show, nel corso di un’intervista rilasciata a Variety.

Evan Rachel Wood lascerà la serie?

Ca**o, spero di no. Voglio essere chiaro: Dolores è andata. Non stiamo ancora parlando pubblicamente della direzione che sta prendendo lo show, ma la cosa divertente di questa serie è che fin dall’inizio Lisa e io volevamo fare uno show che si reinventasse costantemente, che poteva diventare diverso a ogni stagione. Penso sia importante con uno show in cui la morte può non essere permanente – questi sono robot, dopo tutto – sottolineare questo particolare evento nel caso di Dolores. Quella versione di quel personaggio è andata. Adoriamo Evan Rachel Wood e non abbiamo ancora iniziato a parlare pubblicamente di come sarà lo show in futuro. Ma sarà molto diverso.

A proposito del numero di stagioni complessive che avrà lo show, i due autori non si sbilanciano:

(…) Lisa e io non abbiamo mai parlato di un certo numero di stagioni. James Marsden ha parlato di cinque stagioni nella prima stagione quando eravamo in pausa (…) Ma in realtà non abbiamo mai detto apertamente a quante stagioni pensiamo, perché significherebbe non essere sinceri. Le cose cambiano, le circostanze cambiano. Quando abbiamo ideato lo show non ci rendevamo conto di quanto sarebbe stato difficile realizzarlo e quanti anni ci sarebbero voluti per ogni stagione. Quindi non abbiamo mai effettivamente parlato di quante stagioni fossero comprese in quel piano iniziale (…) C’era solo un inizio, una metà e una fine.

Tutta la serie è disponibile on demand e in streaming su Now Tv.

Tra i nuovi arrivi ci sono stati Aaron Paul, Lena Waithe e Vincent Cassel. Il progetto è stato creato da Jonathan Nolan e Lisa Joy basandosi sul film del 1973 di Michael Crichton e affronta tematiche attuali come la coscienza dell’intelligenza artificiale e la nascita di una nuova forma di vita sulla Terra.

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Fonte: Variety