Nell’episodio disponibile da ieri su Disney+, l’Osservatore parla direttamente con Doctor Strange, qualcosa che non ha mai fatto negli episodi precedenti di What If…?

Jeffrey Wright, che in originale presta proprio la voce a Uatu, è stato intervistato da EW proprio riguardo all’episodio, dato che in precedenza aveva affermato come la quarta puntata fosse la sua preferita. Di seguito la trascrizione dell’intervista, che potete leggere in maniera integrale qui:

 

Prima che What If…? andasse in onda, hai detto che questo episodio era uno dei tuoi preferiti. Ora che i fan l’hanno visto, perché ti ha colpito questa puntata?

Il dilemma di Strange è senza tempo. E quando ho visto questo episodio per la prima volta, immagino che le tempistiche per me fossero molto opportune. [Ride] Mi ha semplicemente scosso. Mi ha colpito. Tutti noi, a volte, abbiamo cercato di invertire le circostanze e disfare gli eventi, o almeno tutti noi, a volte, abbiamo desiderato essere in grado di tornare sui nostri passi e tentare di annullare gli eventi che non sono andati come avremmo potuto desiderare. Ho trovato davvero ben concepita la tentazione per Strange in questo episodio, e mi sono ritrovato a sprofondare sempre di più in questo abisso irrimediabilmente tragico con lui mentre l’episodio si svolgeva – [ride] non entrerò nei dettagli per le ragioni per cui l’ho fatto.

È comprensibile. Qual è stata la tua reazione quando hai letto la sceneggiatura e hai scoperto quanto sarebbe stato oscuro ed emozionante questo episodio?

Uso il termine oscuro in maniera diversa da molti. L’ho visto solo in maniera tragica. Non so se è oscuro, la tragedia è qualcosa che viviamo tutti. Per me c’è qualcosa di profondamente umano ed emotivo. Sì, è torturato da questa perdita, disperato, pieno di arroganza e perso, ma a me sembra così perfettamente umano. Quindi penso di descriverlo più in questi termini che nell’essere oscuro. È solo pieno di pathos. E per questo motivo sono davvero empatico con quel viaggio. [Ride] Mi sono ritrovato, come Osservatore, lì con lui.

Non mi aspettavo di vedere un intero universo distrutto a causa delle azioni del Dottor Strange: come influenzerà il resto della stagione ora che sappiamo che possono esserci conseguenze di così vasta portata per un What If… ?

Questo lo vedremo, ma penso che questa idea del suo universo distrutto sia una meravigliosa metafora anche per tutti noi quando tentiamo l’impossibile o meglio quando cerchiamo di rifiutare il nostro percorso, il nostro destino o l’inevitabilità delle nostre vite. Quando si crea uno scisma tra la nostra realtà e la nostra relazione con essa, di fatto distruggiamo il nostro universo, capisci? Si dipana completamente e perdiamo il contatto con la nostra saggezza. Perdiamo il contatto con una relazione sana con le nostre vite, e questo in sé e per sé è la distruzione dell’universo, giusto? Mi è piaciuta molto la metafora di quell’idea, e non voglio rivelare troppo su ciò che viene dopo… La natura di questa serie riguarda l’esplorazione delle possibilità, e quello che penso sia vero per l’MCU è che tutti questi fili possono potenzialmente intrecciarsi l’uno nell’altro. Quindi è possibile. Vedremo.

Questa è la prima volta che vediamo l’Osservatore considerare di intervenire negli eventi di un universo, soprattutto col dialogo che ha con Doctor Strange, è la prima volta che lo vediamo parlare effettivamente con un personaggio. Accadrà ancora durante questa stagione?

In questo caso si parla anche dei poteri mistici di Strange, che lo percepisce lì. Quindi ci sono due lati in questo, ma sì, l’Osservatore è costretto a intervenire dal pericolo evocato da Strange, ovviamente non solo per se stesso ma per tutta la sua realtà. C’è un limite a cosa può guardare senza intervenire. Non è un voyeur per amore di esserlo, è in qualche modo composto da questi personaggi. Senza di loro, cosa guarderebbe? [Ride] È profondamente attratto da loro, e forse questo era il limite  che poteva sopportare. Vedremo.

Com’è stato avere un ruolo più attivo in questo episodio al di fuori della semplice narrazione?

Il suo atteggiamento è cambiato in questo episodio, ed è un cambiamento interno per Uatu. È un cambio di marcia divertente da interpretare. E diventa anche meno estraneo. Anche per il pubblico, questo è il momento in cui si avvicina un po’ a questi mondi e si avvicina un po’ anche a loro. È il momento in cui bussa alla porta dello spettatore.

Lo vedremo potenzialmente aprire quella porta più avanti in questa stagione?

Bene, immagino che la domanda sia: quanto è affidabile come narratore l’Osservatore? Quanto può attenersi alle sue regole prima di infrangerle? Vedremo.

 

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Nel cast di doppiatori di What If…?, che vedrà coinvolti tutti gli attori dei film, ci sarà anche Jeffrey Wright (Westworld) che interpreterà L’Osservatore, personaggio iconico della Marvel. L’idea della serie trae ispirazione da una serie a fumetti che esplora proprio versioni alternative di punti fermi nella storia della Marvel. La prima puntata della serie animata sarà incentrata su Peggy Carter, e racconterà cosa sarebbe successo se fosse stata lei ad assumere il siero del supersoldato al posto di Steve Rogers. Ma a quanto pare ci sarà anche un episodio in cui Iron Man incontrerà il Gran Maestro.

Tra le star coinvolte ci sono anche Chris Hemsworth (Thor), Mark Ruffalo (Hulk), Jeremy Renner (Hawkeye), Paul Rudd (Ant-Man), Sebastian Stan (Bucky Barnes), Tom Hiddleston (Loki), Natalie Portman (Jane Foster), Josh Brolin (Thanos), Robert Downey Jr. (Iron Man), Samuel L. Jackson (Nick Fury), Karen Gillan (Nebula), Djimon Hounsou (Korath), e Sean Gunn (Kraglin). Sarà anche l’ultima apparizione (vocale) nell’MCU di Chadwick Boseman (T’Challa).

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Fonte: EW

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