ustv_jason_gann_wilfred_3Nella debutto della terza stagione di Wilfred abbiamo visto l’ex avvocato Ryan, il personaggio interpretato da Elijah Wood, farsi delle domande sul suo stato mentale e sul fatto che possa essere il motivo per cui vede Wilfred (Jason Gann).

Il sempre ostruttivo Wilfred, da parte sua, ha offerto all’amico una diversa teoria – basata sul fatto che il ‘cane’ sia in realtà una sorta di spirito immortale. I due si recano a Sacramento, dove si trova la prima casa di Wilfred, perché Ryan vuole assolutamente trovare una foto che ritragga il cane quando era ancora un cucciolo, perché questo comproverebbe la sua teoria.

In pieno stile Wilfred, alla fine non si è giunti ad avere alcuna certezza, ma Wood ha una sua idea sul perché il protagonista vede Wilfred come un uomo vestito da cane:

Nella mia mente ho costruito una sorta di idea di cosa sia Wilfred. Tuttavia non so se possa coincidere o meno con quello che pensa il mio personaggio. Quando Ryan incontra Wilfred per la prima volta, lui non fa altro che accettarne l’esistenza. [Wilfred cerca] di fargli aprire gli occhi verso una specifica, non so, lezione o verso qualcosa che lui non sta vedendo. Per quanto continui a sabotarlo, lui in realtà cerca davvero di spingerlo verso la giusta direzione, sebbene lo faccia in un modo alquanto incasinato.

Quindi, in parole povere, per quanto dissacrante, Wilfred è una presenza che cerca di aiutare Ryan a cambiare positivamente la sua vita.

L’attore ha anche raccontato di aver provato il costume di Wilfred indossato da Gann per la prima volta quest’anno, in occasione di un video ‘behind-the-scenes’. Non lo aveva mai fatto perché lo ha sempre cosiderato come  “qualcosa di un pò sacro” e che l’indossarlo è stata un’esperienza quasi surreale.

Wood ha anche detto che Wilfred è uno show che deve avere una data di fine definitiva, perché non potrà certamente andare avanti all’infinito: “Si tratta di un ragazzo che è essenzialmente in una situazione di recupero, e si trova in una fase in cui sta cercando di capire quale sia la sua strada. Questa manifestazione di Wilfred essenzialmente gli ha fornito una spinta che può aiutarlo a comprendere il tutto. Ma questo percorso non può durare molto a lungo, perché il trovarci di fronte a un uomo – in un momento di crisi esistenziale e di recupero – che è in una sorta di lotta per avere delle risposte alle sue domande non sarà credibile a lungo. Non so se potremo credere a una cosa del genere per 10 stagioni.

Fonte: THR