Willow – la serie ha fatto il suo debutto oggi su Disney+ con i primi due episodi (l’ottavo e ultimo andrà in onda l’11 gennaio): la curiosità circa l’atteso sequel del film degli anni ottanta è altissima, e le prime recensioni internazionali parlano di una serie avvincente, divertente e di grande intrattenimento.

Ecco cosa ne pensa la critica internazionale:

  • Indiewire – Nel caso Willow dovesse proseguire oltre a questa prima stagione incentrata su una profezia, c’è il potenziale per una serie che sembri una vera campagna incentrata più sulle esperienze che sulle spiegazioni. Nel frattempo, la forza di Willow emerge quando segue la sua strada anziché una sceneggiatura impostata dai suoi predecessori.
  • Slashfilm – A parte la sensazione di guardare un film di due ore spalmato sulla durata di otto ore, la cosa più spiazzante di Willow è il suo squilibrio tra la tendenza di prendersi gioco dei suoi elementi medievali con umorismo e riferimenti, e una tendenza ad aderire a questi elementi medievali con sincerità. Non si capisce se la serie si prenda in giro da sola o se sia un’avventura orgogliosamente medievaleggiante.
  • Variety – Il perfetto equilibrio tra reverenza e irriverenza è ciò che catapulta immediatamente Willow ai gradi più alti delle serie Disney+, e quest’alchimia si poteva raggiungere solo con una storia vecchia e impolverata come quella di Willow. Per quanto le serie Marvel e di Star Wars siano belle, i legami che hanno le une alle altre e con un universo cinematografico più ampio possono limitare creativamente e rendere difficoltosa la visione. Willow non necessita di un simile impegno: è lì per deliziare, e lo fa in maniera davvero efficace, dando nuova vita a un franchise dimenticato.
  • TVLine – Sulla carta, qualcosa di piuttosto banale. Nella pratica, è molto meglio. Una delle cose che lo showrunner Jonathan Kasdan fa meglio è enfatizzare quanto i nuovi protagonisti siano al centro della serie.
  • Collider – Willow è, alla fine, un raro piacere, la risposta fantasy a Top Gun: Maverick che dà ai fan tutto ciò che desideravano e ancora di più. La storia si dipana piuttosto lentamente, come una storia raccontata dai grandi oratori di un tempo ormai lontano, e anche solo nel pilot si ha il senso che Tir Asleen e i regni oltre la barriera abbiano più magia di quanta chiunque – anche il grande Willow – possano immaginare, e che la serie sia una piccola parte di una lore più ampia tramandata nei secoli.
  • THR – Sebbene sia ancora un work in progress quando si parla di tono, ritmo e personaggi, Willow funziona in ciò che interessa realmente ai fan, e fornisce abbastanza materiale interessante per attirare l’attenzione di un po’ di curiosi neofiti. Dovrebbero esserci storie più ricche e complicate da raccontare in questo mondo? Sicuro. Ma non tutto deve essere Andor.
  • The Guardian – Se siete inclini a vedere una serie young adult, questa è almeno in linea con le altre del suo genere, come Lettera al Re su Netflix. Le battute sono migliori e, se la battaglia del primo episodio può essere presa d’esempio, gli effetti dei mostri sono adeguadamente minacciosi. Willow meritava un revival, anche se probabilmente non ce ne ricorderemo a lungo.

Trovate tutte le notizie su Willow nella nostra scheda.

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