La prima stagione di Chicago Fire è stata trasmessa in Italia su Premium Action da settembre 2013 a gennaio 2014, e in occasione della sua uscita in DVD abbiamo avuto l’occasione di intervistare uno dei protagonisti della serie: Eamonn Walker.

Walker, nello show della NBC (che negli States ha da poco concluso la seconda stagione), interpreta il ruolo della persona più importante della Firehouse 51, ovvero il capo Wallace Boden, e facendo quattro chiacchiere con lui abbiamo scoperto molte cose interessanti sia sulla serie che sui vari protagonisti…

Tu sei l’interprete del capo Boden, e proprio per questo sei in assoluto la persona che lo conosce meglio di tutti. Puoi parlarci di lui attraverso la tua personale prospettiva?
Il capo Boden è il padre della Firehouse. Sotto certi aspetti lui tratta tutti i membri della caserma come se fossero parte della sua famiglia. In particolare Severide e Casey sono come dei figli per lui, che tiene uno sotto la mano destra e l’altro sotto la mano sinistra. Loro pensano di poter fare tutto ciò che fa lui, e lui li sorveglia quando ci sono dei problemi. Fa questo lavoro da tanti anni e ha visto molte cose diverse. E’ un uomo molto intenso e leale, che ama il suo lavoro.

Parliamo proprio del lavoro che questi uomini svolgono. Chicago Fire è uno show nel quale c’è molta azione. Come fate per prepararvi? Seguite un piano di allenamento?
Sì. Quando abbiamo iniziato a prepararci per la prima stagione siamo stati portati alla Chicago Fire Academy, dove avviene la formazione delle matricole dei pompieri. Abbiamo seguito un corso intensivo, ed è stato lì che abbiamo capito che tipo di preparazione fisica devi avere per fare quel tipo di lavoro, per andare in giro con il camion serbatoio ed essere pronto ad aiutare la gente. E poi sì, devi allenarti costantemente. Io ho attrezzato una palestra in casa mia, perché prima di andare al lavoro mi alleno per circa due ore, ogni giorno. Altrimenti non sarebbe possibile farcela.

Quindi, frequentando una vera caserma, tu hai avuto l’occasione di conoscere e parlare con persone che fanno realmente questo mestiere e capire realmente…
Esattamente. Inoltre Steve Chikerotis – il capo dei pompieri di Chicago (un veterano, ha alle sue spalle ben 34 anni di esperienza n.d.r) – è il nostro consulente sul set ed è una parte integrante dello show. E quando abbiamo delle scene di azione lui è anche quello che organizza tutto ciò che vedete alle nostre spalle. E’ tutto vero. Il fuoco è reale, e lui è la prima persona che vediamo la mattina quando iniziamo a lavorare. Inoltre noi andiamo da lui e gli chiediamo come affrontare determinate situazioni e cosa fare, perché quando certe situazioni vengono ricreate sono totalmente realistiche.

Wow. Ho l’impressione che il lavoro da fare sia sempre parecchio…
Sì, perché in ogni show quello che non manca mai è l’aspetto recitativo… quello non manca mai e devi allenarti sempre, ma il doversi allenare anche fisicamente per rendere ogni scena convincente è dura. E’ uno dei lavori più duri che io abbia mai dovuto fare.

Chicago Fire, nel corso della sua seconda stagione, ha avuto un crossover con Chicago PD che si è ispirato ai fatti della maratona di Boston. C’è qualche storia o storyline in particolare che vorresti la serie raccontasse?
Abbiamo un team di autori fantastico. Michael Brandt e Derek Haas, con l’aiuto di Chikerotis, creano storie eccezionali e brillanti, e storyline molto belle che sanno quanto spingere in là. Io ho piena fiducia in loro, perché sono consapevole anche di quanto amino i nostri personaggi. Loro bilanciano tutto perfettamente, e so che è solo una questione di tempo perché un determinato personaggio si addentri in una propria specifica storyline. Per quanto riguarda le storie posso dire che noi ogni giorno raccontiamo storie che provengono dalla realtà, e ce ne sono milioni che potrebbero essere raccontate, quindi io ho piena fiducia in ciò che fanno e faranno i nostri autori.

E, in tutto questo, qual è stata la scena più difficile da girare per te in questi due anni?
Mi è particolarmente piaciuto ciò che abbiamo fatto in questa seconda stagione, sono stato molto fortunato. Ho avuto delle scene di recitazione molto belle con la mia partner di scena Michelle Forbes, colei che vuole chiudere la caserma. Ho avuto delle grandiose scene di recitazione con lei ed è stato fantastico. I nostri due personaggi erano un po’ come lo Yin e lo Yang, e tra loro era un continuo tira e molla… una cosa che mi è piaciuta davvero molto. E poi adesso ho un’altra donna nella mia vita, solo che in questo caso si tratta di un interesse romantico, e per me adesso è bello poter vedere come quest’uomo sia fuori dalla caserma, perché è una cosa che non abbiamo mai visto. Per me la cosa più dura sarà addentrare Boden in una relazione, perché lui è un uomo che ha sempre voluto innamorarsi, avere dei figli, ma ha sempre dato il suo amore alla caserma. Quindi per Eamonn Walker l’attore questa sarà una sfida. Fisicamente parlando devo dire che amo ogni scena in cui devo entrare nel fuoco, e tutte le volte in cui l’ambiente è saturo di gas e devo mettere la maschera e correre in mezzo al fuoco. E’ in quel momento che il ragazzino che c’è in me viene fuori e mi fa urlare ‘yeeeeeeeah’!

No, aspetta. Il fuoco è sempre reale?
Sempre. Non usiamo il CGI. Abbiamo delle persone fantastiche che si occupano degli effetti speciali, e quando entriamo nel fuoco le sue fiamme bruciano davvero.

Quindi tu fai anche i tuoi stunt?
Sì! Abbiamo degli stunt con noi sul set, e loro prendono il nostro posto quando le scene da girare vengono reputate troppo pericolose per noi. E’ davvero eccitante far parte di questo show, e non riesco a dirti quanto!

Un’ultima domanda: la NBC ha rinnovato Chicago Fire per una terza stagione. Quando tornerai sul set?
Noi giriamo per dieci mesi all’anno, e io ho appena iniziato il mio periodo di riposo. Beh, in realtà sto ancora lavorando per lo show a New York… diciamo che non sto girando ecco. Una domanda la faccio io a te: la persona che mi doppia in Italia fa un buon lavoro? Mi piacerebbe poter ascoltare la sua voce, potreste chiedere di farmi avere un DVD?

Abbiamo risposto che il suo doppiatore, Massimo Corvo, fa un ottimo lavoro, e abbiamo girato la richiesta alla persona di riferimento… e siamo certi che Eamonn rimarrà molto contento della sua performance!