In occasione della D23 di Anaheim, tenutasi alcuni mesi fa a Los Angeles, i nostri colleghi di Badtaste.it hanno avuto la possibilità di intervistare il regista cinematografico e televisivo Alan Taylor (Game of Thrones, Mad Men), in questi giorni nelle sale con Thor: The Dark World. Il regista si è espresso circa le differenze fondamentali tra le due diverse tipologie di produzione, e ha inoltre affrontato, in qualche caso smentendo, il tema delle propri impegni professionali futuri. Per l’intera intervista vi rimandiamo a BadTaste.it, mentre di seguito riportiamo i passi salienti riguardanti il mondo televisivo.

Quindi preferisci lavorare per la TV o per il cinema?

E’ quello che sto cercando di capire ora. Quando frequentavo la scuola di cinema, tutto quello che volevo fare era dirigere film, poi è arrivata la televisione ed è migliorata sempre di più. Ora ci troviamo nell’età dell’oro della televisione: i migliori sceneggiatori lavorano lì, e tutti i registi che ammiro di più stanno cercando di lavorare in tv. Mi piace moltissimo, ma sono ancora legato al cinema – più a livello sentimentale che altro. C’è qualcosa che adoro del fatto che il film per il cinema sia una cosa sola, unica, singola, contrapposta alla televisione che ha una durata maggiore. D’altra parte, la lunga durata dei prodotti televisivi permette un maggiore approfondimento dei personaggi. Spero di riuscire a diventare uno di quei registi che fa entrambe le cose.

Dirigeresti un episodio di Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D.?

Probabilmente no. Anche se forse non dovrei esserne così sicuro. Sembra divertente come serie, mi è piaciuta molto quando le ho dato un’occhiata.

In termini creatività, ti sei sentito più libero a lavorare al Trono di Spade o a Thor: the Dark World?

Nel caso di Game of Thrones, lavoriamo in partnership con gli sceneggiatori David e Dan, c’è sempre uno sceneggiatore sul set che controlla cosa stai facendo. E’ una partnership bellissima, a me fa piacere. Mi ha lasciato molto sorpreso, invece, la libertà che mi hanno dato durante le riprese di questo film. Ma alla fine della giornata è lo studio che comanda: i produttori guardano il girato e prendono le decisioni. Entrambi i metodi funzionano bene: Game of Thrones è bellissimo, e i Marvel Studios sanno benissimo cosa stanno facendo, i risultati lo stanno dimostrando. Sono due processi creativi diversi.

Pensi che saresti stato in grado di affrontare questo lavoro o che l’avresti accettato se non avessi diretto Game of Thrones?

No. Non avrei saputo come farlo, avrei avuto paura. E non mi avrebbero offerto il lavoro.