L’undicesima stagione di The Walking Dead ha preso ufficialmente il via e, fin dal primo episodio (qui la nostra recensione), uno degli elementi al centro della trama è il complicato, e molto teso, rapporto tra Maggie e Negan, interpretati da Lauren Cohan e Jeffrey Dean Morgan. Tra i due personaggi la situazione è particolarmente complessa: l’ex leader dei Salvatori ha brutalmente ucciso Glenn e la scelta di salvargli la vita compiuta da Rick non è stato, per ovvi motivi, accolto in modo positivo dalla leader di Hilltop. Dopo essersi allontanata per alcuni anni, Maggie è ora tornata e vedere Negan, che aveva stretto un accordo con Carol che prevedeva il suo aiuto nella guerra contro i Sussurratori, libero e impegnato nella ricostruzione di Alexandria ha fatto emergere rabbia e tensione, sentimenti di cui si vedranno le conseguenze nelle puntate inedite.

Lauren e Jeffrey, rispondendo alle domande dei giornalisti in occasione di una roundtable per il debutto dello show (disponibile da oggi su Star, la piattaforma di Disney+), hanno dimostrato che la realtà non potrebbe essere più diversa dalla realtà: tra le due star c’è infatti una grande amicizia che ha contribuito a rendere il lavoro sul set particolarmente memorabile, ecco cosa hanno raccontato dialogando tra loro con la naturalezza e il feeling che contraddistingue il loro rapporto fuori dal set.

Tra i vostri due personaggi c’è un forte antagonismo, nella vita reale cercate di mantenere sul set un po’ la distanza o siete buoni amici? Lauren Cohan: Devo ammettere che quando sono tornata lo stavo costantemente evitando. Specialmente prima che Maggie e Negan avessero una possibilità per confrontarsi sullo schermo. Semplicemente non potevo stargli accanto, non potevo sentirlo ridere, o vederlo felice. E, lentamente, mi ha convinto a essere sua amica ed è grandioso poter avere qualcuno che apprezzi così tanto per poter affrontare insieme l’interpretazione di tutte queste cose complicate. Ci stiamo divertendo molto realizzando questa stagione. Stiamo vivendo momenti fantastici interpretando una situazione orribile.

Jeffrey Dean Morgan: Io e Lauren ci conosciamo ovviamente da prima di questo show. Mi ricordo che quando abbiamo lavorato a Batman v Superman le ho fatto molte domande relative a The Walking Dead. E poi sono entrato nel cast dello show e la prima volta che ci siamo visti da quel film è stato quando abbiamo girato la scena in cui entra in scena Negan, quindi è stato difficile. Ma poi abbiamo avuto cinque anni duranti i quali abbiamo lavorato alla stessa serie, ma non abbiamo condiviso lo schermo. E quindi ci vedevamo al trucco o sul set, o durante le pause. Ed era questa specie di relazione in cui eravamo amici e avevamo un rapporto grandioso. E in questa stagione siamo in questa situazione in cui i nostri personaggi non si piacciono molto. E passare dall’essere amici a quella situazione non è sempre facile. E probabilmente non sono la persona più facile perché alle volte ho la tendenza a essere un idiota sul set e specialmente Lauren deve sopportare molto peso emotivo nell’interpretare il suo personaggio, specialmente in questa prima parte dell’undicesima stagione. Penso che per questo motivo stesse cercando di mantenersi un po’ distante, almeno per i primi episodi, ma ora riesce a parlarmi un po’ di più durante le pause.

Lauren Cohan: Sì, assolutamente!

Jeffrey Dean Morgan: Ci stiamo divertendo e le nostre scene sono sempre così intense, non ci sono momenti leggeri tra Maggie e Negan. Semplicemente quegli attimi, in questo punto della storia, non esistono e probabilmente non ci saranno mai. Ma ci siamo resi conto di quanto amiamo lavorare insieme. L’esperienza di Lauren e Jeff che possono interpretare questi personaggi è stata spettacolare e l’abbiamo apprezzata davvero molto. Poter girare quelle scene e immediatamente dopo abbracciarci è fantastico. Sono così orgoglioso di quello che Lauren ha fatto e non avevo mai potuto avere l’opportunità di lavorare con lei in questo modo. Penso che ciò che ha fatto in questa stagione come attrice sia fantastico, poterlo vedere quel livello di recitazione come collega per me è stato elettrizzante e sono semplicemente felice per la mia amica che sta facendo cose grandiose.

Lauren Cohan: Ti voglio bene! Ed è stato davvero bello, ed è stato complicato per noi affrontarci e affrontare quello che accade ai personaggi a causa uno dell’altra. Amo semplicemente guardare gli episodi. Ho amato vedere Here’s Negan e provare questa incredibile compassione e simpatia per il suo personaggio e poi dover pensare ‘No, ritorna in te, non sei tu’. Ma mi ha fatto provare la sensazione di voler il sollievo rappresentato dal desiderio di perdonare e andare avanti, ma non è così che dovrebbe essere. Sul set però siamo davvero due sciocchi e molto del lavoro in The Walking Dead è provare a lasciare noi stessi al di fuori del set e, in questo caso, entrare nelle profondità infernali di quella stazione della metropolitana.

Jeffrey Dean Morgan: Sono tutte cose così intense e dure. Sto realmente facendo fatica a pensare a un momento più leggero. Quando c’è stato ci hanno bloccato subito. Ma penso sia interessante quello che i registi possono vedere durante il montaggio perché lavorare con qualcuno come Lauren vuol dire che possiamo realizzare ogni ciak in modo diverso. Si spera sempre di migliorare quello che è presente tra le pagine dello script, qualsiasi cosa si stia facendo, e penso che poter lavorare insieme sia fantastico perché so che in ogni ciak darà il 120% e non ho idea di quello che farà ogni giorno Lauren. Facciamo la stessa scena tre o quattro volte, di solito non possiamo farne di più perché non abbiamo quel lusso. Stiamo sempre facendo qualcosa di un po’ diverso. Avere l’opportunità di lavorare insieme e poter scoprire molto di noi, come persone e come attori, è stato elettrizzante. Sono felice che finalmente, grazie all’undicesima stagione, sto avendo l’opportunità di lavorare con Lauren e amo Maggie e Negan insieme. Ovviamente è una situazione orribile quella in cui si trovano questi due personaggi, ma loro due insieme è qualcosa da cui è davvero difficile distogliere lo sguardo. Ogni parola significa qualcosa. Ogni sguardo ha un significato. Ed è fantastico recitare con lei.

Le scene nella metropolitana sono, ovviamente, molto diverse da quelle ambientate in altre location, come ad esempio la fattoria in cui viveva Maggie. Si prova la mancanza per ambienti di quel tipo? Lauren Cohan: La fattoria è stata, decisamente, il mio posto preferito. Stavamo letteralmente girando in un posto in cui raccontavamo la storia di una famiglia composta da più generazioni e sembrava incredibile guardarsi intorno sul set e vedere solo alberi, campi e bestiame, rendeva l’incredibile natura di questa serie ancora più significativa. E poi poi ci si entusiasma così tanto quando quell’elemento viene usato sullo schermo come se fosse una parte di uno di questi episodi. Ne ho parlato in precedenza e mi è sempre rimasto impresso quando Rick e Shane, nella seconda stagione, stanno allontanandosi in macchina e vedono uno zombie che cammina attraverso il campo con quello che rimane di un completo elegante. In quei momenti ci si rende conto del contrasto con la sicurezza che, per un minuto, avevano in quella casa. Si ha raramente l’opportunità di creare qualcosa del genere. E c’erano le foto della madre e della nonna di Scott Wilson, avevamo personalizzato la location e non dimenticherò mai quello che ho provato in quegli ambienti, sembra sia ieri.

Jeffrey Dean Morgan: Posso dire che i tunnel sotterranei che sono stati creati per questi primi due episodi dell’undicesima stagione erano fantastici. Era uno dei migliori set che abbia mai visto. Ho odiato tremendamente girare in quegli spazi, ma hanno un aspetto fantastico. Ci abbiamo trascorso un mese ed entravamo la mattina per iniziare il lavoro e rimanevamo lì fino alla fine delle riprese. Non tornavamo nelle roulotte, restavamo sul set fino alla fine della giornata.

Lauren Cohan: Era come a Las Vegas: non sai che ora sia del giorno quando esci! Jeffrey Dean Morgan: Era buio, non c’erano le luci che funzionavano, ti portavano al posto in cui dovevi trovarti e iniziavi a girare. Ma sullo schermo era fantastico! E i primi due episodi riportano in un certo senso l’elemento horror della serie da cui penso si fosse un po’ allontanato per ovvi motivi, ed è fottutamente bello essere di nuovo spaventati. Quel set era fantastico per farti rimanere incollato alla sedia e pensare che stia per accadere qualcosa di brutto. E la produzione ha compiuto un lavoro straordinario costruendolo. C’erano quattro tunnel enormi e i vagoni della metropolitana. Abbiamo trascorso tredici dannate ore lì dentro senza uscire, con la troupe eil resto del cast, e sudavamo ed era sporco. Ci dimenticavamo la direzione dove eravamo, in che vagone eravamo, dove dovevamo andare. Ma avete visto il risulato? Tutto funziona così bene! E il risultato è che si tratta di uno dei miei set preferiti in cui ho lavorato.

Riuscireste a descrivere i vostri personaggi nell’undicesima stagione usando solo cinque parole? Lauren Cohan: Io posso dire ‘La notte oscura dell’anima’. Era qualcosa a cui pensavo quando siamo tornati sul set per girare l’undicesima stagione.

Jeffrey Dean Morgan: Non so nemmeno cosa dire dopo questa tua dichiarazione, è davvero perfetta. Per Negan direi che è frustrato, perso, ma è ancora Negan, capite? Penso che sia incredibilmente frustrato perché pensa di essersi guadagnato un posto tra queste persone o almeno un po’ di rispetto. Dopo tutto quello che ha fatto, Maggie ritorna e tutto è inutile. Tutto quello che ha fatto negli ultimi otto anni, con l’eccezione della morte di Glenn, è stato dimenticato. E questo credo che lo metta in una situazione di profonda frustrazione. Non direi che è triste perché è ancora Negan e nasconde le sue emozioni. La reazione che di solito si ottiene da Negan è quella di uno sbruffone, che forse non è la migliore, ma è ciò che è. Quello che abbiamo scoperto su di lui, grazie a Here’s Negan e ad altri episodi, è che ha bisogno delle persone, vuole stare in mezzo agli altri, e per qualche motivo ha deciso che vuole far parte di questo gruppo e questo lo porta a essere in svantaggio. Non so se potrei riassumere la sua situazione in cinque parole, non si capisce davvero cosa stia facendo, ma è sicuramente “la notte oscura dell’anima”.

L’undicesima stagione di The Walking Dead sarà l’ultima, avete già pensato a quali sono stati i momenti più memorabili per il vostro personaggio e per voi come membri del cast? Jeffrey Dean Morgan: Per me è facile perché penso che l’introduzione di Negan e l’episodio Here’s Negan siano i due momenti più importanti del mio personaggio. A livello personale non ne ho uno preferito perché semplicemente mi sento incredibilmente fortunato a far parte di questo gruppo. Ogni giorno sono consapevole che questo show stia per finire e mi si spezza un po’ il cuore perché voglio veramente bene a queste persone. Non avrei mai pensato di poter far parte di questo show così a lungo ed è difficile. Sapere che sarà il nostro ultimo anno è dura, anche se manca ancora molto. Ho amato ogni minuto di questa esperienza: è un posto speciale dove trovarsi e non mi piace pensare alla fine. Non voglio finisca e rischio di piangere solo a pensarci. Lauren Cohan: Lo so, mi sono commossa solo a sentirti parlare perché quello che stiamo facendo, anche a causa dei protocolli anti-COVID e alla situazione, ci impedisce di trascorrere insieme molto tempo al di fuori dal set e non voglio che questo periodo si rifletta su quello che è la serie. Ascoltandoti e semplicemente essendo qui e parlando di quanto sia una serie grandiosa è davvero significativo. Essendo un attore vuoi lavorare e essere impegnato in vari progetti. Quando riesci a ottenere una parte e sei coinvolto in un progetto con delle persone che apprezzi veramente non si vorrebbe mai arrivare alla fine, non vuoi smettere di trascorrere del tempo insieme anche se sei consapevole che è qualcosa che resterà per sempre e rimarremo in contatto. Non c’è stata una singola stagione che non mi emozioni ripensandoci. Siamo stati davvero fortunati nell’essere coinvolti nella serie e aver lavorato insieme. Non avrei mai immaginato che ci sarebbe stata quella storia. L’introduzione di Negan è stata davvero memorabile e un nuovo inizio, all’epoca non avrei pensato che molti anni dopo avremmmo avuto questi personaggi che si sono evoluti in questo modo, ha superato la mia immaginazione. Jeffrey Dean Morgan: Ed è folle che trascorriamo più tempo tra di noi che con le nostre famiglie, siamo nella nostra piccola “bolla” in Georgia. L’idea che tutto cambierà e sarà diverso è dura da affrontare. Ne abbiamo parlato un po’ e sicuramente avremo ancora l’occasione di incontrare la stampa per un paio di volte prima della fine, la serie andrà in onda ancora per un anno e mezzo circa… Ma sapere che si tratta della fine di un progetto iniziato 11 anni fa e non ci troveremo più in questa situazione, anche se ci saranno degli altri progetto e spinoff, è strano e triste e allo stesso tempo voglio affrontarla positivamente e apprezzare la situazione, nonostante sia ancora più difficile considerando la situazione mondiale. Più di ogni altra cosa penso a quanto siamo fortunati, anche per avere dei fan e così tante persone che hanno seguito lo show. Si è trattato di un’esperienza grandiosa e che poche persone possono vivere. Lo abbiamo fatto e penso che siamo tutti abbastanza anziani e saggi da sapere che si tratta di qualcosa di speciale che probabilmente non ci capiterà più in un ambiente di lavoro.

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