Lungo tutti i dieci episodi di The Affair corre una riflessione sulla verità, sulla realtà e sulla forma del racconto che è incredibilmente affascinante. In pratica, ci viene detto indirettamente, il “fatto” in sé smette di esistere nel momento in cui accade, e da quel momento in poi vive, corrotto e sbiadito, solo nella memoria di chi vi ha assistito. A quel punto, la domanda è, che senso hanno il bene e il male? La straordinaria rivelazione di Showtime non ha mantenuto tutte le promesse del pilot, si è un po’ persa strada facendo, ma con il suo quartetto di protagonisti in stato di grazia, la forte visione autoriale alle spalle e una storia coinvolgente, merita un posto d’onore tra le sorprese dell’anno.

La struttura degli episodi è semplice, ma geniale. Puntate divise in due parti, una raccontata dal punto di vista di Noah (Dominic West), lo scrittore di Brooklyn intrappolato nei legami familiari, l’altra dal punto di vista di Alison (Ruth Wilson