Giunta al suo terzo episodio, la seconda stagione di American Crime Story non fa che confermare la centralità della menzogna come tema portante di questo arco di puntate affidate alla penna di Tom Rob Smith: tralasciando, per questa settimana, le complesse dinamiche interne alla famiglia Versace, la serie FX fa un passo indietro, seguendo a ritroso la scia di sangue con cui Andrew Cunanan (Darren Criss) imbrattò gli Stati Uniti prima di compiere il proprio cruento capolavoro, freddando lo stilista calabrese all’ingresso della sua villa a Miami.

L’incipit della puntata ci mostra Marilyn Maglin (interpretata splendidamente da Judith Light) intenta a promuovere in un programma televisivo la propria linea di profumi; un’apparizione emblematica, cui segue un rientro a casa destinato a sfociare in tragedia di lì a poco, con la scoperta del cadavere del marito Lee (Mike Farrell), ritrovato dalla polizia col cranio sfondato da un sacco di cemento, con addosso biancheria femmi...