Ci sono due modi di guardare una serie come Ash vs. Evil Dead (no, probabilmente sono molti di più, ma per iniziare con una frase a effetto devono essere due): cercando l’accuratezza e la coerenza interna degli eventi, o abbandonandosi alla follia collettiva, salire sul carro dei matti e salutare tutti agitando la motosega. Ovviamente il migliore è quest’ultimo, non fosse altro per il fatto che fin dal primo momento la serie di Starz ci ha richiamato a questo approccio, fra acrobazie narrative e momenti sempre più sopra le righe. Considerato che Second Coming era il finale di stagione, e che mette davvero alla prova la coerenza generale, è un po’ difficile porsi con il solito approccio allo show, ma ci proveremo. Per Ash questo e altro.

Dunque, siamo ancora nella casa maledetta, e gli orrori sono tutt’altro che terminati. Ash riesce a liberarsi dallo scantinato, Ruby e Kelly si precipitano verso la casa, questo miniprequel che anticipa ed espande la mitologia de...