Better Call Saul. Tutti sapevamo di volerlo, ma a ben pensarci nessuno si è mai soffermato a ragionare sulla storia che avrebbe dovuto raccontare. Probabilmente perché era una richiesta che si basava su un’idea e su un personaggio talmente stuzzicanti da bastare a loro stessi. Come a dire, l’intreccio viene dopo, partiamo dai personaggi e dalle situazioni. Tra una risata e più di un momento grottesco, ci troviamo già a fare il bilancio di metà stagione, e non tutte le domande hanno ricevuto risposta. Quello che sappiamo è che Vince Gilligan è partito da quell’approccio che si diceva prima, e su questo ha lavorato e sta lavorando per costruire qualcosa che al momento sfugge ad una classificazione precisa, ma rimane molto soddisfacente da seguire.

I primi venti minuti di Alpine Shepherd Boy sono emblematici. Lasciamo stare la cold open incentrata su Chuck che si ricollega immediatamente al finale della scorsa puntata, e seguiamo piuttosto James nel suo primo giro dopo l...