In queste giornate in cui si addensano brutti nuvoloni sul futuro di Twin Peaks, possiamo trovare un po’ di conforto nella bella riuscita di Better Call Saul. Generi e storie completamente agli antipodi, ma in entrambi i casi nascono in risposta ad una necessità avvertita nel pubblico, quell’esigenza nel non riuscire a lasciare andare gli universi immaginari ai quali ci siamo affezionati, a desiderare di volerne ancora di più. Cosa sarebbe stato lo spin-off di Breaking Bad nessuno poteva dirlo alla vigilia, anche se la sensazione generale e la prima idea che balenava nella mente era che forse ci saremmo trovati di fronte ad una serie di casi slegati che il nostro Saul avrebbe risolto prima di passare al big one con Walter e Jesse. Ma Vince Gilligan non è uno dei migliori autori televisivi per caso, e le sorprese sono sempre dietro l’angolo.

Marco, ultimo episodio dell’anno, è più un epilogo della prima fase della storia, che un’anticipazione degli eventi d...