Le mani hanno smesso di tremare? E il cuore ha ripreso a battere normalmente?

Su quella macchina perfetta che è la narrazione di Breaking Bad si è scritto, e si continuerà a scrivere, moltissimo nei tempi a venire. La struttura a incastri, richiami, coincidenze e fatalità che regge l’intero movimento dei protagonisti nel loro universo che è realistico e inverosimile al tempo stesso si muove lungo direttrici che non sono le nostre, che non lo sono mai state, e a cui possiamo accedere solo per intuizione. Dopo cinque stagioni la logica narrativa alla base dello show di Gilligan non è più un segreto, il che non vuol dire riuscire a sapere con precisione dove andrà a parare la storia, ma poter intuire per sommi capi l’evoluzione di una certa situazione. Con riferimento a “To’hajiilee” ciò significa la capacità, per lo spettatore medio, di riuscire ad anticipare gli avvenimenti che scandiscono la spaventosa escalation degli ultimi venti minuti della puntata. Un...