La recensione di Copenhagen Cowboy, disponibile dal 5 gennaio su Netflix
Nicolas Winding Refn, dopo Too Old To Die Young, torna nel mondo delle serie tv con la fiaba neon e sopra le righe Copenhagen Cowboy.
Dopo l’anteprima sul grande schermo, alla Mostra del Cinema di Venezia, riavvicinarsi al mondo creato dal regista per Netflix in un contesto molto diverso come quello casalingo spinge invetabilmente a riflettere su come l’esperienza visiva possa far cambiare la percezione di un’opera e rendere gli stessi elementi dei punti di forza o, al contrario, dei potenziali difetti.
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I sei episodi che compongono la prima stagione di Copenhagen Cowboy seguono alla perfezione lo stile e l’atmosfera che sono il marchio di fabbrica di Refn e, sul piccolo schermo, risultano molto meno meno immersivi e in grado di lentamente conquistare l’attenzione degli...
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