Ormai è possibile osservare un pattern, uno schema ben preciso nei commenti a queste puntate di Fringe. Iniziano con una preliminare perplessità, seguita da un giudizio negativo, e si concludono con speranze e aspettative che verranno prontamente deluse nell’episodio successivo.

E ce n’era molta di aspettativa per questa settima puntata, Wallflower, che andava a chiudere la serie prima di una pausa invernale dalla durata di due mesi.
Com’è andata?

Purtroppo possiamo dire che il circolo coercitivo di speranza e disillusione non solo non si è interrotto, ma ha in questo episodio il suo massimo esponente. La puntata esemplifica perfettamente tutte le problematiche di questa stagione e del nuovo corso di avvenimenti che circondano il gruppo investigativo di Boston.
Come di consueto, l’episodio inizia con un evento di confine e un morto ammazzato. Le tematiche al confine della realtà che verranno analizzate saranno legate agli spettri, all’invisibilità e al desiderio di essere notati, con u...