Nemmeno il tempo di dire Dracarys, che la quarta stagione di Game of Thrones è arrivata a metà del suo percorso annuale. Il quinto episodio, intitolato First of his name, racconta vari momenti, alcuni interessanti, pochi davvero rilevanti, solleticando una certa sonnolenza nello spettatore in vari frangenti e limitandosi a preparare il terreno per gli sviluppi futuri. Ditocorto e Cersei rubano a più riprese la scena, imbastendo la loro personale interpretazione del gioco del trono, muovendosi agilmente da un personaggio all’altro, da una scena all’altra, in un collage di confidenze e momenti rivelatori che hanno il solo scopo di giungere ad un obiettivo specifico nel lungo o breve termine. Tutto questo mentre agli estremi del mondo si continua a combattere.

Dopo aver sacrificato ogni cosa, compreso il proprio minutaggio, nelle puntate precedenti, l’ultima dei Lannister, la donna nata in un mondo di uomini, si riprende un ruolo da protagonista. Lo fa con decisione, ma ...