Generazione 56K, la recensione della serie dei The Jackal

Chi ha seguito la carriera del collettivo TheJackaL sa che nelle loro produzioni coesistono diverse anime. Da videomaker (al servizio di commissioni del comune o più spesso ancora per campagne pubblicitarie e infine anche solo per se stessi) hanno prodotto video di diverso tenore, finalità e caratteristiche. Ci sono quelli improntati sulla tenerezza, con bambini protagonisti, ci sono quelli molto divertenti che lavorano sul montaggio come espediente creativo, ci sono quelli demenziali, quelli d’azione, quelli sentimentali e quelli generazionali.

Addio Fottuti Musi Verdi, il loro primo e unico film, era stato un condensato molto versato sul lato dell’umorismo e dell’azione, capace di unire le diverse anime facendole convivere come nessun video prodotto aveva fatto in precedenza. Era proprio un film nel senso pieno del termine, ovvero un’operazione di scrittura e sintesi audiovisiva di diverse ossessioni che nel montaggio aveva la...