Un paio di momenti di Godless rievocano, quasi per caso, magari perché è proprio impossibile farne a meno, l’inquadratura sulla porta di Sentieri Selvaggi che è diventata forse la più famosa della storia del cinema. Sono gli unici slanci di epica della frontiera in una serie che per il resto si mantiene fortemente ancorata ad una violenza e crudezza di fondo. Tanti percorsi umani vengono raccontati nelle sette puntate della miniserie di Netflix, ma solo pochi avranno il privilegio di vedere un finale compiuto, in linea con le aspettative che è più logico avere. La serie prodotta da Steven Soderbergh gioca sui ritmi lenti, sull’ampio respiro delle ambientazioni western che sostengono lo spessore dei personaggi.

Ambientata nel 1884, Godless narra lo scontro tra il criminale Frank Griffin (Jeff Daniels) e il suo giovane ex protetto Roy Goode (Jack O’Connell). Il primo cerca una feroce vendetta sul secondo dopo che questo lo ha ferito gravemente, e non esita a lasciare in...