I May Destroy You: la recensione

I May Destroy You, come Unbelievable lo scorso anno, è una serie che parla di una violenza sessuale. C’è sempre un gesto repellente alla base della storia, ma Michaela Coel è riuscita a dare alla vicenda quell’impulso creativo, e in parte autobiografico, che le ha permesso di raccontare qualcosa di unico. La serie, trasmessa dalla BBC e HBO per dodici puntate, elabora infatti il trauma psicofisico attraverso una narrazione mai scontata: contraddizioni, altri temi, leggerezza perfino. Con sguardo sicuro, la regista, sceneggiatrice e interprete principale della serie costruisce un racconto sulla percezione dell’altro e la definizione di sé, senza ombra di retorica.

Arabella è una scrittrice da poco rientrata a Londra dall’Italia. Le sue velleità artistiche si sono già concretizzate in un primo libro che le ha dato una certa notorietà. Non sarà diventata “la voce della sua generazione” (che era il sogno della protagonist...