In difesa di Jacob: la recensione

La premessa di In difesa di Jacob ricorda quella del thriller anni ’90 Prima e dopo e, curiosamente, in entrambi in casi il figlio della coppia ha lo stesso nome. Basta questo paragone a mostrare come, in effetti, la vicenda della miniserie trasmessa da Apple TV+ non brilli per complessità o originalità. Eppure, forse perché così immediato, il tema della serie riesce a coinvolgere fin da subito lo spettatore e a trascinarlo in una morsa che si mantiene tesa per tutte le otto puntate. Una vicenda che in più di un momento sfida la propria verosimiglianza, ma che riesce a convincere grazie ad un cast forte e ad un elemento di inquietante incertezza.

Si parte con la classica famiglia ideale, benestante, senza un problema al mondo. I genitori del protagonista – perfetti e bellissimi fin dal casting, Chris Evans e Michelle Dockery – sono lo specchio di ciò che ci si aspetterebbe da una famiglia senza segreti né crepe. In realtà, come in Pastorale Ameri...