Se la noia avesse un volto televisivo, sarebbe quello di un episodio come Everything We Did Was For Nothing, decimo appuntamento di questa quarta, altalenante stagione di Le Regole del Delitto Perfetto. Spesso abbiamo rimproverato alla serie di Peter Nowalk un’eccessiva tendenza al sovraccarico narrativo, con una trama tessuta da troppi fili per non risultare confusa e, a tratti, inverosimile.

Dacché è tornato sul piccolo schermo dopo la pausa invernale, tuttavia, Le Regole del Delitto Perfetto è stata caratterizzata da un ritmo trattenuto e da una bizzarra reiterazione di concetti e situazioni già visti, e le poche novità non hanno di certo aggiunto mordente a una storia che, sin dal primo episodio della stagione, ha fatto fatica a confermare i picchi di pathos e mistero raggiunti in precedenza.

Dopo aver scoperto che il decesso accennato nei flashforward che hanno costellato i primi 8 episodi non era né quello dello sventurato Simon (Behzad Dabu) né del neonato figlio di Laurel...