Si incontrano ai confini del mondo, infine, in un luogo abitato più dalle loro menti che dai corpi, David Haller e Ahmal Farouk. Per quanto illusorio, si tratta di uno dei momenti più lineari della storia di Legion, in un episodio decisamente meno straniante del solito. Che non vuol dire per la serie di Noah Hawley distaccarsi del tutto dagli sperimentalismi e dai tocchi di regia (questa settimana di Ana Lily Amirnpour), ma agganciare il treno della narrazione ad un impegno a lungo termine, che pone i paletti per il resto della stagione, introduce una minaccia, costruisce una fragile tregua con il Re delle Ombre. Ci si diverte forse di meno rispetto al solito, ma Legion aveva bisogno di ancorarsi ad un intreccio riconoscibile.

Farouk e qualunque cosa sia Lenny in questo momento spargono frammenti di caos e morte ovunque vanno. Il loro obiettivo è quello di trovare un monaco che conoscerebbe l’esatta ubicazione del corpo di Farouk. Tutto si risolve in varie uccisioni e nello sconv...