Locke & Key 2: la recensione

Locke & Key si ferma sempre un passo prima della soglia di quel che vorrebbe raggiungere, qualunque cosa esso sia. Anche nella seconda stagione, la serie tv tratta dal fumetto di Joe Hill si conferma indecisa sullo stile da intraprendere, sul tono da adottare. In poche parole, sui riferimenti che vuole avere. Perché sarebbe anche corretto scegliere di voler seguire la strada dell’epigono di Stranger Things, e quindi di tutto quell’immaginario anni ’80 che ben conosciamo. Ma non è esattamente questo ciò che avviene nella serie. A soffrirne sarà soprattutto il coinvolgimento, considerato che in questi dieci episodi – che comunque non saranno gli ultimi per lo show – l’intreccio e le caratterizzazioni si mantengono troppo vaghe, così come la mitologia interna.

La storia continua a raccontare le vicende della famiglia Locke che si è trasferita a Keyhouse e qui ha scoperto...