La nostra recensione di Makanai, la serie di Hirokazu Kore-eda disponibile su Netflix.

Dolce ed esotico come un mochi artigianale, Makanai approda su Netflix segnando il luminoso debutto di Hirokazu Kore-eda alla regia di una serie. È un bagliore diffuso e rassicurante, quello che emanano i nove episodi di questo tenero racconto corale (tratto dall’omonimo manga di Aiko Koyama); lungi dal voler abbagliare lo spettatore con fluorescenze d’avanguardia, dipinge un mondo fuori dal tempo, quasi stridente rispetto all’età delle protagoniste che ritrae.

La trama di Makanai

Al centro di Makanai troviamo le sedicenni Kiyo (Nana Mori) e Sumire (Natsuki Deguchi), amiche d’infanzia, che lasciano Aomori per trasferirsi a Kyoto. Il motivo risiede nel comune sogno – per la verità, coltivato soprattutto da Sumire – di diventare maiko, ossia allieve geishe. Un percorso difficoltoso e persino vacuo agli occhi del pubblico non avvezzo alle tradizioni giapponesi, che p...