We’re writing the prologue to a new era. A history of peace.

C’è qualcosa di Si alza il vento di Miyazaki nella prima stagione di Manhattan. Al di là del comune contesto storico, quello della Seconda Guerra Mondiale, c’è una visione che va oltre gli stretti limiti del conflitto ai quali siamo abituati nel guardare drammi storici di questo tipo. Oltre le trincee, oltre il mare, ai due estremi del mondo – lì era il Giappone, qui il deserto del New Mexico – per raccontare la vita, professionale e non solo, di un nucleo di scienziati che, alle soglie di un balzo tecnologico, si ritrova a guardare in basso, a confrontarsi con quei limiti etici che stanno per essere oltrepassati. E allora arriva qualcosa che ha il sapore della giustificazione, ma che non è solo quella: è la semplice presa di coscienza dell’uomo che non può non agire.

Nel film dello Studio Ghibli il motore erano i sogni, la ricerca della bellezza e del perfezionamento. Qui, nei momenti in cui la scritt...