Per essere una serie dal tema così audace, talvolta Masters of Sex tradisce un conservatorismo strisciante, che emerge nel trattamento di alcuni personaggi femminili e nella poca memoria narrativa che gli autori (e i personaggi) sembrano avere: l’ottavo episodio della quarta stagione, Topeka, è uno di questi casi.

L’episodio inizia con un fin troppo comodo ostacolo che impedisce a Virginia e Bill di indagare separatamente allo scopo di agire legalmente contro i loro “imitatori”: costretti a registrarsi come coppia, i due vanno insieme a Topeka, la città di Dody, senza che Virginia conosca naturalmente il vero motivo.

La colpevolizzazione di Virginia in atto in questa stagione è stata sottolineata più volte attraverso le sue azioni ma anche una sorta di edulcorazione degli atteggiamenti deprecabili di Bill nelle scorse stagioni: da un lato sono state esasperate le tendenze manipolatorie e arroganti di lei, dall’altro la serie sembra portarci ad empatizzare di più con Bill e il suo profo...