Peaky Blinders 5: la recensione

C’è un senso di morte opprimente a coprire la quinta stagione di Peaky Blinders. Ad un certo punto, qualcuno chiederà al protagonista Thomas Shelby se coltiva un desiderio di morte. Nel suo silenzio c’è la pietra definitiva sul mood stagionale della serie BBC. Steven Knight conduce il suo tetro racconto gangster verso quello che appare come un l’inizio di un lungo epilogo, grave e cinereo. Ancora sei episodi per la serie che nel frattempo è diventata un piccolo cult amato in tutto il mondo, e che ancora una volta, con poche cadute, conferma uno stile riconoscibile e forti personaggi.

Ci troviamo nel 1929. Il mondo è scosso dal crollo di Wall Street. Si annunciano tempi duri per l’Inghilterra e per i Peaky Blinders. Mentre Thomas Shelby cerca di costruirsi a fatica una nuova immagine di facciata nel suo ruolo alla Camera, nuovi e pericolosi venti politici si agitano sull’isola. Ad incarnarli è Oswald Mosley, politico carismat...