Preacher, la recensione del finale di serie

Si parla molto di amore in questo finale di Preacher. Amore inteso come sentimento puro, di misericordia verso l’umanità intera. Amore come senso di condivisione, tra persone che condividono un obiettivo. Amore come legame indissolubile tra due esseri umani che si scelgono. Ma amore anche come esigenza e fonte di dolore. Ed è qualcosa che stride un po’ con il tono grossolano e le assurdità scomposte della serie, ma che appunto va bene – in alcuni casi anche molto bene – proprio perché siamo arrivati alla fine della storia. Meno grottesco, più action, lo show arriva alla sua conclusione, la sua personale Apocalisse.

È la fine del mondo, è uno spettacolo, ed è in diretta tv. Jesse, Tulip e Cassidy si impegnano in tutti i modi per impedirla. Il predicatore deve fronteggiare la minaccia del Santo degli Assassini, Tulip deve liberarsi di Featherstone, Cassidy non ha il coraggio di uccidere Humperdoo. Dopo i loro confronti personali con...