C’è tutta una galassia di serie tv come Pure, arrivata lo scorso 25 novembre su RaiPlay. L’identikit è semplice: quasi sempre serie inglesi, composte da pochi episodi di breve durata, autobiografiche, femminili o femministe, che elaborano temi legati alla sfera sessuale. Anzi, per come funziona questo trend sul piccolo schermo, è strano che la protagonista – tra l’altro molto brava – della serie, Charly Clive, non sia anche la mente dietro il progetto. Probabilmente Pure non rappresenta l’esempio più splendente di questo apprezzabile filone televisivo, che incredibilmente anche nella sua eccezionalità rischia di apparire troppo “inquadrato” e derivativo, ma è senza dubbio un progetto valido e da recuperare.
Protagonista è la ventiquattrenne Marnie, interpretata da Charly Clive. Senza una direzione precisa nella vi...
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