Si può sfuggire al proprio destino? Quella che sembrava essere una delle domande centrali di Le Sei Thatcher, attesissimo esordio della quarta stagione di Sherlock, è in realtà il quesito che molti degli spettatori potrebbero porsi in merito alla sorte della serie targata BBC. Dopo un’attesa durata tre anni – e solo in parte lenita dal tutt’altro che memorabile speciale natalizio del 2015 – Sherlock torna sul piccolo schermo chiarendo sin da subito le proprie intenzioni; benché i creatori Steven Moffat e Mark Gatiss abbiano trascorso l’intervallo tra una stagione e l’altra rassicurando i fan sulle gravi conseguenze delle azioni dei protagonisti, l’assassinio di Charles Augustus Magnussen diviene poco più che aneddoto ridanciano nella prima scena dell’episodio, che mostra uno Sherlock (Benedict Cumberbatch) arrogante e strafottente, se possibile peggiorato a livello umano rispetto a quanto visto in passato.

L’ossessione per il mister...